Ospedale di Ala, pulizie tagliate

Mezz'ora di lavoro in meno al giorno, per le lavoratrici impiegate nell'appalto delle pulizie dell'ospedale di Ala. Una notizia, questa, che dipende direttamente dalla chiusura di cardiologia, e che è stata data qualche giorno fa alle addette, già penalizzate da un contratto di lavoro molto povero in termini economici. Si tratta di persone che guadagnano 7 euro l'ora lorde, e che sono assunte tutte a part time. Ovvio che quindi una mezz'ora in meno ogni giorno incida in modo pesante su buste paga già troppo leggere

ALA - Mezz'ora di lavoro in meno al giorno, per le lavoratrici impiegate nell'appalto delle pulizie dell'ospedale di Ala. Una notizia, questa, che dipende direttamente dalla chiusura di cardiologia, e che è stata data qualche giorno fa alle addette, già penalizzate da un contratto di lavoro molto povero in termini economici. Si tratta di persone che guadagnano 7 euro l'ora lorde, e che sono assunte tutte a part time. Ovvio che quindi una mezz'ora in meno ogni giorno incida in modo pesante su buste paga già troppo leggere. Da qui la presa di posizione della Cgil, che ieri ha cercato di accendere i riflettori su un problema spesso snobbato.
 
«Si penserà che è dovuto all'accordo del 9 settembre per la realizzazione del polo assistenziale di Ala che affiancherà ai servizi sanitari altre tipologie di tipo assistenziale - scrive la Cgil - E che quindi si tratta solo di aspettare l'apertura dei nuovi servizi per ripristinare il monte ore contrattuale. Niente di più sbagliato. A tutt'oggi non si sa nulla in merito e a precisa domanda l'azienda sanitaria e le amministrazioni rispondono che non saprebbero oggi dire nulla sul futuro del nosocomio. Quindi si troviamo dinanzi ad una situazione incredibile in cui le lavoratrici perdono pezzi di salario senza saperne il motivo e senza intravvedere possibilità di recupero in futuro di quanto perso».
 
Da qui la necessità di «pensare ad un sistema di protezione per un settore troppo esposto che non gode di alcun ammortizzatore sociale e che quindi troppo presto passa da una dignitosa povertà alla miseria più nera».

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