La COP21 arriva al livello superiore... tra moltissime parentesi e opzioni!

La COP21 arriva al livello superiore... tra moltissime parentesi e opzioni!

di Eliseo Antonini

Inizia la seconda e ultima settimana della COP21 che ha preso avvio oggi (7.12) con la prima sessione plenaria dei ministri delle Parti. Il testo base per le trattative al livello è quello rilasciato sabato scorso (5.12).
C’è un’aspetto subito evidente: le molte parentesi [...] che lasciano ancora molte opzioni aperte che dovranno essere tolte, adattate nei prossimi giorni per giungere all’accordo.

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In generale le due divergenti prospettive sul tavolo sono le seguenti:

  1. ridurre in tempi brevi il ricorso ai combustibili fossili, i principali (70-80%) responsabili dell’aumento della temperatura media edl globo oppure
  2. mantenere il livello di emissioni praticamente invariato sino al 2030 e nel frattempo trovare complessi e costosissimi meccanismi tecnologici e basati sul mercato per trasformare l’economia globale (esempio, ingegneria climatica e cattura e stoccaggio del carbonio).


Piú in particolare i nodi principali dentro l’ultimo testo sono a mio parere almeno tre:

  1. il carattere vincolante dell’accordo che potrebbe essere più o meno stringente. Inoltre é importante capire le forme della sua ratifica a livello nazionale, chi ha il potere di sanzionare in caso di non rispetto degli accordi.
  2. l’articolo 2 (1a) ha ancora racchiuso tra parentesi il limite superiore di aumento medio della temperatura globale della terra [sotto 1,5 gradi C] oppure [ben sotto i - 2 gradi C].
  3. il complesso e articolato capitolo delle finanze (Cap.6). Le promesse di finanziamento sono molte (paesi industrializzati) e si avvicinano giá ai 100 miliardi di dollari a partire dal 2020. Ma si tratta di promesse vincolate ancora all’accordo finale e allo stato delle singole economie.


Dopo le prime dichiarazioni dei ministri di questa mattina in plenaria, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha sottolineato, nell’odierna (7.12) conferenza stampa, l’importanza dell’appello di ieri di Papa Francesco nel richiamare l’attenzione dei leader della terra per trovare un accordo ambizioso per gestire il cambiamento climatico in corso.  Aggiunge Ki-moon che la questione climatica non é un tema religioso, ma appartiene al «comune senso» di tutte le persone e in particolare per le persone che rivestono responsabilità pubbliche.

La segretaria esecutiva della Convenzione quadro ONU per i cambiamenti climatici (UNFCCC) Christiana Figueres mostra palese ottimismo, parla con un sorridente e rilassato volto quando riferisce del lavoro che deve essere fatto che, assicura, sarà fatto con la trasparenza e il coinvolgimento attivo di tutte le parti sotto la presidenza francese della COP21.

C’è un  passaggio importante nel testo che speriamo rimanga. É quello contenuto nell’articolo 3 lettera e) che – tra parentesi quadra - recita: «[Distribuzione equa del rimanente budget delle emissioni disponibili tenendo conto delle responsabilità storiche e della giustizia climatica]». Le parentesi del testo sono ancora molte e non sarà facile toglierle tutte e accontentare tutti. I prossimi giorni ci diranno cosa rimane e cosa è stato rimosso nel ventennale gioco denominato [climate change].

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