Italia / La tragedia

Casamicciola, gli "irriducibili della zona rossa": sale numero degli sfollati in hotel, sono 417

Scese a una decina le famiglie che non lasciano l'area a fronte della ordinanza di sgombero valida, al momento, fino alle 16 di domenica, attuale scadenza dell'allerta meteo

NAPOLI. A Casamicciola risultano ospitate negli alberghi dell'isola 417 persone (a fronte delle 341 della scorsa notte), mentre oltre 600 hanno optato per l'autonoma sistemazione, a fronte di 1.070 residenti stimati nella zona rossa.

È l'ultimo aggiornamento diffuso dall'ufficio del commissario per la protezione civile Giovanni Legnini. Al momento, "circa quaranta delle cinquanta abitazioni oggetto di ordinanza sindacale di sgombero sono state lasciate dagli occupanti", si sottolinea.

"Siamo rimasti qui persino dopo il terremoto, perché dovremmo andarcene adesso?". A Casamicciola c'è un nucleo di irriducibili che non accetta la moral suasion di vigili urbani e altre forze dell'ordine affinché si abbandonino le abitazioni della 'zona rossa', trovando rifugio in albergo.

La scorsa notte 54 famiglie, circa 150 persone, sono rimaste a dormire nelle proprie case: oggi qualcuno ha accettato il trasferimento negli alberghi ma i più non intendono rispettare l'ordinanza di sgombero valida, al momento, fino alle 16 di domenica, attuale scadenza dell'allerta meteo.

Misura che, ha sottolineato anche oggi il commissario Giovanni Legnini, non è coattiva e dunque può basarsi solo su informazione e persuasione. Da piazza Maio a via Parodi, da via Pio Monte della Misericordia a piazza Bagni sono soprattutto gli anziani a non voler lasciare le loro case, ritenendo di essere comunque al sicuro: "Vedete, oggi piove pochissimo, il peggio è passato e il fulmine non cade mai due volte nello stesso punto".

A piazza Maio, cuore fragile dell'isola colpito più volte da terremoti ed alluvioni e rimasto semideserto dopo il sisma del 2017, Franco è custode e gestore di una baracca di legno e lamiere divenuta bar ed agorà per i pochi rimasti in quel luogo dopo che la maggioranza delle abitazioni fu abbattuta o irrimediabilmente danneggiata dalla scossa. "Qui - racconta - ci sono almeno quattro famiglie che sono rimaste in casa ieri sera ed hanno bisogno di me, devo preparare loro il caffè o magari una grappa la sera quando fa freddo. Comunque non andrei via neppure con l'allerta meteo rossa; l'alluvione non è prevedibile neppure dai meteorologi".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Vincenzo, ristoratore tra i più conosciuti a Casamicciola, che abita e lavora in una zona vicino al porto: "C'è stata confusione e poco tempo per prepararsi ad evacuare ma noi restiamo comunque qui, ci sentiamo al sicuro". Un'altra persona, che vuole restare anonima, non ha lasciato casa per via dei genitori anziani:

"Non avrei avuto alcuna difficoltà ad andare in hotel ma mi sono trovato davanti il rifiuto assoluto dei miei; mia mamma in particolare, da poco tornata dall'ospedale dopo giorni di degenza, non appena ha saputo della zona rossa è stata presa dal panico e non c'è stato verso di convincerla ad andar via".

Anche a via Principessa Margherita c'è chi ha deciso di non lasciare casa ieri sera, nonostante gli inviti dei vigili urbani: "Non possono obbligarmi ad abbandonare la mia casa, qui ci sono i sacrifici di una vita e sono certo che qui non ci saranno problemi, anche con piogge eccezionali. Siamo in una posizione rialzata e l'acqua può defluire facilmente verso il mare". Intanto una anziana che ha trascorso la scorsa notte in albergo prova a tornare a casa - "vedete, non piove da ore" - mentre i soccorritori provano a spiegarle che l'allerta non è affatto finita, e le forze dell'ordine continuano a pattugliare le vie deserte per prevenire lo sciacallaggio.

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