Guerra / Il punto

Un'altra notte di bombardamenti russi sull'Ucraina. Terrore per i civili in trappola, si riparla di corridoi umanitari (finora mancati)

Ancora missili dal nord al sud del Paese invaso da Mosca. Questa mattina, 7 marzo, l'annuncio russo di una pausa per l'evacuazione da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron. Ma intanto gli attacchi si moltiplicano, continua l'esodo di persone dalle zone in cui fuggire in qualche modo è possibile

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ROMA. Un'altra notte di bombardamenti in Ucraina.

L'artiglieria russa ha colpito anche la città di Mykolaiv (sud), provocando incendi in numerosi edifici residenziali, riporta il Kyiv Independent.

Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni anche sulle città nel centro, nel nord e nel sud del Paese, come ha aggiunto Arestovich.

A poche ore dal terzo round di negoziati, secondo l'esercito ucraino, la Russia ha iniziato ad "ammassare le proprie risorse per prendere d'assalto Kiev". Mosca, subito dopo, annuncia che cesserà il fuoco questa mattina per permettere i corridoi umanitari in diverse città ucraine.

Mosca annuncia che i corridoi di evacuazione saranno aperti dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron.

Ma le forze russe hanno intensificato nella notte gli attacchi su varie città.

"Catastrofica", secondo il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich, la situazione alla periferia di Kiev.

Lì e in altre città, tra cui Mariupol, decine di migliaia di persone attendono di poter evacuare.

Si prospetta così un'altra giornata di fuoco nella guerra ucraina, che dovrebbe vedere un terzo round di negoziati con Mosca, anche se alla vigilia le speranze di successo erano minime.

La Russia ha iniziato ad "ammassare le proprie risorse per prendere d'assalto Kiev", ha reso noto l'esercito ucraino in un rapporto: nel sobborgo di Irpin, alla periferia occidentale della capitale, le truppe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil, affermano i militari.

Un assalto a cui potrebbero partecipare anche combattenti reclutati in Siria, scrive il Wall Street Journal citando quattro funzionari americani, in virtù della loro esperienza nella guerriglia urbana.

Da parte sua, il consigliere della presidenza ucraina Oleksiy Arestovich, intervistato dall'emittente locale Belsat TV, ha definito "catastrofica" la situazione nei sobborghi di Bucha, Hostomel e Irpin della capitale, sottolineando che il governo sta facendo tutto il possibile per riprendere le evacuazioni.

Aumenta il rischio di carenza di cibo, che ha costretto Kiev a sospendere le esportazioni di "carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale". Allo stesso tempo, l'export di grano, mais, pollame, uova e olio sarà consentito solo con il permesso del ministero dell'economia.

La situazione, dunque, sembra peggiorare di ora in ora, anche se il ministero della difesa britannico riferisce in un rapporto che durante il fine settimana l'avanzata di terra delle forze russe è stata "probabilmente minima" ed è "altamente improbabile che la Russia abbia raggiunto con successo gli obiettivi pianificati fino ad oggi".

Ma l'impegno di Mosca è quasi totale: secondo un alto dirigente del Pentagono, infatti, Mosca ha mobilitato circa il 95% delle sue forze all'interno dell'Ucraina ed ha lanciato 600 missili dall'inizio dell'invasione.

Tuttavia, l'appoggio a Kiev da parte di Usa e Nato è altrettanto massiccio, con oltre 17 mila armi anti tank (compresi i missili Javelin) inviate in meno di una settimana tramite la frontiera con Polonia e Romania, scrive il New York Times.

In un discorso alla nazione, intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky promette di "punire tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra" e di "non perdonare", ne' "dimenticare": e avverte: "Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba".

Intanto, il prezzo di un barile di Brent sfiora i 140 dollari (139,13 dollari) e l'oro supera il 2.000 dollari l'oncia per i timori di un'escalation della guerra.

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