Salò / Lo sfogo

Il dolore dei genitori di Greta, la giovane morta nell’incidente sul Garda: “Neanche un animale si comporta così”

Attesa per le scelte dei giudici del Tribunale di Monaco di Baviera, chiamati a decidere sul mandato d'arresto che la Procura di Brescia ha emesso nei confronti di Patrick Alexander Kassen, uno dei due tedeschi che con il loro motoscafo Riva hanno travolto un piccolo gozzo uccidendo i due occupanti

LA TRAGEDIA Alcoltest rifiutato, sequestrato il video
L'ESAME Uno dei due tedeschi del motoscafo si è rifiutato di fare l’alcoltest
LE IMMAGINI La tragedia sul lago di Garda a Salò
 

BRESCIA. L'ultima parola ora spetta ai giudici del Tribunale di Monaco di Baviera. Chiamati a decidere sul mandato d'arresto che la Procura di Brescia ha emesso nei confronti di Patrick Alexander Kassen, uno dei due tedeschi 52enni che sabato 19 giugno erano sul motoscafo Riva al largo di Portese, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, e che ha travolto un piccolo gozzo uccidendo i due occupanti: il 37enne Umberto Garzarella (nella foto a destra), morto sul colpo, e l'amica Greta Nedrotti (a sinistra nella foto), studentessa di 25 anni, deceduta per annegamento.

Il gip di Brescia ha già accolto la richiesta nei confronti del 52enne che non è il proprietario del motoscafo ma che, per sua stessa ammissione, era ai comandi dell'imbarcazione al momento del tremendo scontro. Ora che i due tedeschi sono rientrati in patria deve essere il Tribunale tedesco a dare il via libero all'estradizione e all'arresto.

Barca travolta dal motoscafo, due morti sul lago di Garda

L'incidente mortale è avvenuto nella notte tra sabato 19 giugno e domenica. Domenica mattina è stato trovato senza vita un uomo, nel pomeriggio della stessa giornata il cadavere di una donna

Il dolore della famiglia di Greta Nedrotti

"Neanche un animale si comporta così. Indescrivibile". Lo ha detto la mamma di Greta Nedrotti, la 25enne bresciana morta travolta da un motoscafo guidato da due tedeschi di 52 anni.

"Queste due persone sono in Germania e spero che paghino per quello che hanno fatto. Io non voglio né pene di morte né niente, tanto mia figlia non me la dà indietro nessuno. Però devono capire lo sbaglio che han fatto" ha detto il padre della giovane il giorno dopo il funerale della figlia. 

E ancora: "Tutto quello che stiamo vivendo in questi giorni ci sembra un film, un sogno, un brutto sogno al quale non riusciamo a credere, a dare una ragione. Greta era, è perfetta. Sia fuori che dentro. Non potevi non amarla. Lei riusciva a trovare il lato positivo di ogni persona ed a stabilire un contatto con tutti. La nostra vita non sarà più la stessa. E oggi, 3 luglio, sono esattamente due settimane delle ultime ore della vita di Greta e Umberto. Per noi è condanna a vita".

 

 

 

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