Lavoro / L’intesa

Contratto a Trentino Trasporti: premio se gli autisti non si ammalano, e 200 euro l’anno per montare le catene da neve

Dopo due lunghi anni di trattativa, trovato l’accordo fra sindacati e azienda: avrà validità triennale e riguarda 1300 dipendenti

TRENTO. Ci sono voluti più di due anni e un confronto a volte aspro, ma alla fine l'intesa è arrivata: ieri Trentino Trasporti e sindacati hanno siglato l'accordo sul contratto integrativo. Un risultato non scontato, che ora entrambe le parti salutano con grande soddisfazione. Soprattutto i sindacati, che evidenziano come quest'intesa debba far riflettere «sull'importanza di avere un sindacato forte in azienda».Tanti erano i nodi sul tavolo, di una contrattazione che si è trascinata per due anni, mentre il lavoro degli autotrasportatori diventava più complicato: basti pensare al tema sicurezza o alla grande fatica durante la pandemia.

Due aspetti che non riguardano la contrattazione, ma che certamente hanno influito sul clima al lavoro.

Ora il contratto c'è. Avrà validità triennale, e si applicherà a tutti i 1.300 dipendenti di Trentino Trasporti Spa presenti sul territorio provinciale. Si tratta di un integrativo che somma due aspetti: il primo, il più pesante, il premio di risultato annuale, basato sul raggiungimento degli obiettivi fissati con un miglioramento costante per tutto l'arco della durata del contratto.

Quanto agli obiettivi, saranno diversi a seconda del settore - si va dalla riduzione degli incidenti alla diminuzione delle assenze per malattia - in cui il lavoratore opera, mentre il valore del premio sarà di 870 euro lordi.Sono previste anche delle misure di welfare, a partire dal riconoscimento dell'1% in più, rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, da aggiungere alla quota da versare al Laborfonds. Per quanto riguarda le ore di straordinario, sarà possibile recuperarle in un secondo momento (entro un massimo di 80 ore).

L'indennità catene (a chi spetta) diventerà di 200 euro lordi mensili per ogni addetto e 250 euro per il coordinatore.

Chiariti inoltre dettagli legati alle indennità, tanto quanto rispetto al raggiungimento del posto di lavoro, a partire dalla sede di via Innsbruck.Come detto, i protagonisti della contrattazione salutano l'accordo con soddisfazione. «Si tratta di un passaggio importante - ha confermato il presidente Fugatti, nel ringraziare il presidente di Trentino Trasporti Diego Salvatore - In un momento storico pandemico che vede evidenti criticità per il ripristino della valenza del trasporto pubblico, non possiamo non sottolineare che è stato proprio questo momento a farci intravedere che il connubio tra società pubblica e comparto privato, che altrettanto vede impegnati nei confronti della Provincia 120 ditte con 600 addetti, rappresenta la soluzione più adeguata in un territorio complesso come quello della nostra provincia».

Quanto ai sindacati, Filt Cgil, Uiltrasporti e Faisa Cisal osservano che «il raggiungimento di questo accordo, che prevede degli aumenti mensili, welfare aziendale e un premio di risultato annuo, è il risultato di un impegno costante delle federazioni e delle azioni di sciopero da parte del personale, che hanno vinto sulla iniziale reticenza della controparte aziendale» osservano Stefano Montani, Massimo Mazzurana, Nicola Petrolli e Paolo Saltori che annunciano di voler rinunciare al referendum, «per non perdere ulteriori risorse, vista la non retroattività per l'esigibilità della parte economica». Ma il sindacato di base multicategoriale va contro corrente: già annuncia che proverà a raccogliere tra i lavoratori le firme sufficienti per sottoporre l'accordo a referendum.

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