Ponti d'oro per i giovani neoassunti

di Franco Gottardi

Quasi 35.000 euro in tre anni per un'azienda che assume a tempo indeterminato una giovane ragazza proveniente da un percorso di alternanza scuola-lavoro. È il risparmio massimo che si potrà raggiungere se il governo ammetterà la cumulabilità del proprio esonero triennale sui contributi Inps, inserito nella finanziaria 2017, e il bonus Garanzia Giovani, a cui si aggiungono nel secondo e terzo anno i contributi dell'Agenzia del lavoro. 

Il sistema degli incentivi è articolato e nell'ultima versione della legge di bilancio, approvata venerdì dalla giunta provinciale, si è arricchito dell'aumento delle deduzioni Irap per quelle aziende che abbiano sottoscritto contratti che prevedono premi di risultato e di produttività. In questo caso, come avevano chiesto i sindacati, si è deciso di moltiplicare per tre invece che per due i premi di distribuiti sa cui poi calcolare la deduzione. Questo significa, come si può vedere nella tabella qui a fianco, che un'azienda che spende, per ipotesi, 25.000 euro all'anno per la produttività potrà scalare poco più di duemila euro dal versamento dell'imposta; per una spesa di 150.000 euro il risparmio sarà di circa 12.000. Nulla di esorbitante ma un aiuto interessante per chi vuole effettivamente privilegiare la produttività.

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Le assunzioni generiche hanno tutto sommato una portata relativa in termini di contributo all'azienda, anche questo calcolato sotto forma di deduzione Irap: si arriva appena a 482 euro una tantum, a meno che non si tratti di un giovane proveniente da percorsi di alternanza scuola-lavoro, nel qual caso la cifra raddoppia.

Decisamente più interessante appare l'esonero dalla contribuzione sociale Inps per tre anni per un massimo di euro 3.250 all'anno, secondo la proposta del Governo nazionale, per i giovani in alternanza scuola lavoro assunti entro sei mesi dal diploma e dopo aver effettuato un tirocinio nella medesima azienda. A questo incentivo si dovrebbe aggiungere il bonus della Garanzia Giovani (quello tra 1000 e 6000 mila euro) per l'assunzione di un giovane sotto i 29 anni ma non è chiaro se il governo Renzi concederà la cumulabilità delle due voci. La cifra più consistente alla fine è il contributo dell'Agenzia del lavoro per il secondo e il terzo anno di lavoro di un giovane neo assunto che è di 9.000 euro per una donna e di 7.000 per un uomo

Più difficile fare una simulazione puntuale di quanto potrà risparmiare una famiglia con prole grazie alle novità. La voce certa è la possibilità di detrarre dalla dichiarazione Irpef 252 euro per ogni figlio a carico mentre l'abbattimento delle tariffe degli asili dipenderà molto dall'Icef ma potrebbe arrivare per i beneficiari a diverse centinaia di euro in un anno. 

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Per la Cgil del Trentino gli interventi a sostegno dell'ampliamento del potere d'acquisto delle famiglie sono fondamentali in una fase di debolezza della domanda interna, ma anche allo scopo di sostenere la natalità che sta raggiungendo uno dei livelli più bassi degli ultimi 60 anni anche in Trentino. «Bisogna però garantire - afferma Andrea Grosselli, membro della segreteria - un adeguato bilanciamento tra tagli delle tasse e agevolazioni nell'accesso ai servizi. Per questo abbiamo salutato con favore il fatto che dal 2018 la detrazione dell'addizionale Irpef per le famiglie con figli possa essere trasformata in un aumento dell'assegno al nucleo familiare».

Per quanto riguarda gli incentivi fiscali alle imprese Grosselli considera positivo che la giunta punti a sostenere, attraverso la leva fiscale, le imprese che assumono e che erogano premi di risultato. «Chiediamo però - aggiunge - che le deduzioni Irap previste dalla proposta di legge di stabilità provinciale siano vincolate ad accordi sindacali anche quando si parla di welfare aziendale».

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