Austria, bar vieta l'ingresso ai migranti dopo le molestie

È successo a Bad Ischl, cittadina a 50 chilometri da Salisburgo

Ingresso vietato ai migranti. Lo ha deciso Karin Siebrecht-Janisch, proprietaria di un bar di Bad Ischl, cittadina dell'Alta Austria a 50 chilometri da Salisburgo, annunciandolo sulla pagina Facebook del locale. La donna ha lamentato che in seguito alle molestie dei richiedenti asilo che frequentavano il locale, nessuna ragazza si azzardava più ad entrare. La notizia è riportata da molti media austriaci e ha scatenato, nel paese e sul web, reazioni contrastanti, anche da parte dei politici.

Il vicesindaco di Vienna Johann Gudenus, dell'Fpoe, è entusiasta: "Il divieto d'ingresso ai migranti è un passo buono e necessario, ci vorrebbe un divieto in tutta l'Austria per questi illegali" ha detto.

Più pacata la reazione di Ines Schiller, consigliera socialdemocratica a Bad Ischl, per la quale vanno perseguiti gli autori delle molestie ma è necessario individuare concretamente i colpevoli. Finora, come scrivono i media austriaci, non ne è stato individuato nessuno, neppure dopo una visita della proprietaria nel centro profughi del paese.

Siebrecht-Janisch però, che è sposata con un ragazzo olandese di colore e, attraverso il Kurier fa sapere di "avere un figlio non bianco" rilancia: "Compiere questo passo è stato un atto di difesa, negli ultimi tempi la situazione era diventata insopportabile. Abbiamo clienti turchi o croati, con i quali non ci sono mai stati problemi".

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