Regione, nel 2015 già 13 milioni di contributi ai soliti nomi

Soldi ai quali si sommano i 10 milioni destinati al fabbisogno del consiglio regionale, che paga le indennità dei consiglieri

di Luisa Maria Patruno

Se nel 2014 la Regione ha pagato 16.372.021 euro di contributi, sussidi e finanziamenti a singoli, enti e associazioni del Trentino e dell'Alto Adige, come riportato sul Bollettino ufficiale, la giunta regionale, guidata da Ugo Rossi, nei primi sei mesi di quest'anno ha già approvato delibere che prevedono finanziamenti per 13.213.190,58 euro ai quali si sommano i 10 milioni destinati al fabbisogno del consiglio regionale, che paga le indennità dei consiglieri.

Insomma, a metà anno è già stata quasi raggiunta la cifra liquidata nel precedente, anche se va detto che non c'è sempre corrispondenza tra lo stanziamento deliberato in un anno e l'effettivo pagamento del contributo in quell'anno. Scorrendo i nomi dei destinatari dei contributi, tolti i Comuni, le Comunità di valle ed altri enti istituzionali, si trovano le solite decine di associazioni culturali, di volontariato internazionale, sportive o espressione delle minoranze linguistiche che ricorrono quasi tutte ogni anno e che dunque si può senz'altro dire che vivano grazie a questi spesso sostanziosi finanziamenti di una Regione che ormai è ridotta quasi esclusivamente a una cassa piena di soldi dalla quale i vertici delle due Province di Trento e Bolzano, che guidano l'ente regionale, attingono.

Per il 2015 tra i contributi più sostanziosi ci sono 120 mila euro più altri 74 mila euro per progetti dell'associazione Agimi onlus di Bolzano che si occupa si cooperazione allo sviluppo in Albania, o i 100 mila euro alla cooperativa Il Gaviale di Dro che organizza ogni anno il festival Drodesera. Molta attenzione c'è poi sempre per le minoranze linguistiche con 120 mila euro più altri 60 mila all'Istitut cultural ladin «Majon di Fascegn» di Vigo di Fassa, paese d'origine dell'assessore regionale Beppe Detomas, e poi 90 mila euro e 80 mila euro rispettivamente all'Istituto culturale cimbro più 55 mila alla Fondazione centro documentazione Luserna e all'Istituto culturale mocheno.

Tornando alle associazioni, cifre rilevanti vanno anche a Il Tocul (86 mila), Gruppo sportivo scuderia trentina (85 mila), Amici della neonatologia Trentina (75 mila), Associazione centro aiuti volontari (70 mila), Mlal Trentino onlus (68 mila), per citare le cifre più consistenti ma complessivamente sono 248 i finanziamenti singoli che superano i 10 mila euro, poi c'è una miriade di altri finanziamenti - in tutto 574 - per cifre inferiori con una prevalenza di contributi minimi intorno ai 1.000 o 2.000 euro che vengono distribuiti per pubblicazioni di libri di «interesse regionale», manifestazioni sportive o culturali o feste di paese organizzate da associazioni, alpini, parrocchie, vigili del fuoco, insomma c'è un po' di tutto. Poi ci sono anche i contributi ai Comuni cheorganizzano manifestazioni e agli istituti scolastici, soprattutto superiori, che organizzano viaggi di studio e soggiorno all'estero per imparare le lingue straniere.

Complessivamente dunque sono 822 i contributi deliberati anche se in più di un caso i beneficiari possono essere gli stessi che magari hanno presentato due o tre domande di sussidi per iniziative diverse. Benché gran parte della programmazione degli stanziamenti sia già stata decisa restano comunque altri sei mesi alla giunta regionale guidata dal presidente Ugo Rossi per altre elargizioni a chi ormai fa affidamento ogni anno su questi soldi pubblici. 

Ecco i finanziamenti già deliberati dalla giunta regionale presieduta da Ugo Rossi nel 2015

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