Governo-sindacati, tavolo a vuoto e polemiche

Un dialogo mancato, quello di oggi, nell'incontro tra governo e sindacati sulla legge di stabilità. «Una scena surreale, abbiamo incontrato ministri che non avevano nemmeno il mandato di discutere con noi», ha commentato la leader della Cgil, Susanna Camusso, che ha rilanciato lo sciopero generale di cui aveva parlato sabato nella grande manifestazione di Roma. «Avevamo detto che saremmo andati avanti in assenza di risposte, mi pare che siamo in assenza di risposte», ha sottolineato il segretario generale della Cgil

Manovra, braccio di ferro con le Regioni e l'Europa

Il nodo delle Regioni, che al conto dei tagli aggiungono anche i mancati incassi che ci saranno causa taglio dell'Irap. Ma anche le polemiche sull'ultimo annuncio del premier, il nuovo bonus mamma da 80 euro per tre anni. Si allarga ogni giorno il fronte dei mal di pancia sulla manovra targata Renzi-Padoan, mentre si prolunga l'attesa per conoscere il testo definitivo della legge di Stabilità 2015

Manovra da 36 miliardi, tagli a spesa e tasse nazionali. Allarme sul gettito per gli enti locali

Ieri sera il governo ha varato la legge di stabilità, che prevede una manovra da 36 miliardi le cui coperture sono distribuite tra 11 miliardi di aumento del deficit (che nel 2015 arriverà così al 2,9% del Pil sfiorando dunque il limite del 3%); 15 da tagli alla spesa pubblica; 3,8 dal recupero di evasione fiscale; uno dall'aumento delle tasse sulle slot machine; 3,6 dall'incremento del prelievo sulle rendite finanziarie. Fra le uscite, previsti 9,5 miliardi per confermare il bonus di 80 euro in busta paga, quasi due miliardi per il taglio dei contributi dei nuovi lavoratori assunti a tempo indeterminato e cinque per l'abbattimento dell'Irap.