Giornalisti, niente domande «allusive e provocatorie»

Nelle interviste, i giornalisti devono evitare di rivolgere domande "allusive, suggestive e provocatorie", condite anche da "personali valutazioni" che finiscono per essere elementi di "concause della lesione dell'altrui onore e reputazione" rispetto alle parole dell'intervistato. Lo sottolinea la Terza Sezione civile della Cassazione, confermando la condanna a risarcimento dei danni morali in favore del pool di Mani pulite e a carico del giornalista de Il Foglio, Andrea Marcenaro