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La raccolta differenziata a Trento vola al 74%

A giugno 2013 la raccolta differenziata dei rifiuti a Trento è arrivata al 74,34%, circa dieci punti percentuali in più rispetto allo stesso mese del 2012. Se non si considera il contributo dello spazzamento la percentuale sfiora il 77%, mentre il valore medio annuo si attesta (senza spazzamento) sopra il 76%. In un anno il residuo si è ridotto del 23,8%. I dati sono stati resi noti oggi in una conferenza stampa indetta dal Comune di Trento

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Raccolta differenziata, comuni trentini al top

Buone notizie per il Trentino dalla classifica 2013 dei «Comuni ricicloni» di Legambiente: la top ten è stata letteralmente monopolizzata da municipi della provincia, che occupano con ben cinque posizioni. Sant'Orsola Terme (nella foto), in particolare, ha guadagnato la seconda posizione assoluta tra le 1.293 amministrazioni partecipanti, con una percentuale di raccolta differenziata dell'84,37% ed una produzione totale pro capite di rifiuti che si è fermata - nel periodo di rilevazione, che fa riferimento al 2012 - a 0,81 kg per abitante al giorno, a fronte di una media nazionale di 1,5 kg

Nonostante i disagi la differenziata aumenta

Nuovo record per la raccolta differenziata dei rifiuti nel comune di Trento: nello scorso mese di aprile è stata del 74,63%. Nello stesso periodo del 2012 era stata del 66,76%. A parlarne è stato l'assessore all'ambiente, Michelangelo Marchesi, che ha anche sottolineato che la quantità complessiva di rifiuti smaltiti in discarica, nei primi mesi del 2013 sia diminuita del 22,7 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "Tuttavia - ha segnalato Marchesi - continuano i disagi per l'abbandono dei rifiuti e il mancato utilizzo dei sacchi verdi marchiati Tares"

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Raccolta differenziata, più ricavi che costi

Vendere i rifiuti differenziati conviene. Sicuramente conviene dal punto di vista ambientale vista la quantità di materiale sottratto ogni anno dal deposito in discarica. Ma il bilancio è in leggero attivo anche dal punto di vista finanziario. La differenza tra costi e ricavi derivanti dal conferimento nel 2012 è infatti risultata positiva. Non di molto: poco più di 56 mila euro. Ma comunque positiva