Motori / La storia

I bolidi Brevo, made in Valsugana, si preparano a un'altra stagione in circuito sognando il mondiale Moto2

Lo scorso anno sono arrivati il primo e secondo posto in classifica generale e dopo i successi nella categoria Pre moto 3 del Campionato italiano velocità, il marchio che fa riferimento alla Evotech di Grigno sarà al via con due team ufficiali e numerosi piloti privati

di Massimo Dalledonne

VALSUGANA. Lo scorso anno sono arrivati il primo e secondo posto in classifica generale. Dopo i successi nella categoria Pre moto 3 del Campionato italiano velocità, le moto marchiate Brevo sono pronte ad un’altra stagione da protagoniste.

Nell’antico maniero di Castel Ivano, la presentazione ufficiale della nuova stagione con i motori delle moto “made in Valsugana” pronti a scattare in pole position.

Saranno due i team ufficiali, più numerosi piloti privati,, equipaggiati con moto Brevo, marchio che fa riferimento ad Evotech, azienda trentina con sede a Grigno che realizza pezzi e telai dal pieno di alluminio interamente made in Italy, , più numerosi piloti privati. Una moto su tre presente ad oggi Gran Premio sarà targata Brevo.

«Il nostro obiettivo è di ripetersi, anche se naturalmente non è facile, perché i piloti cambiano - spiega Biagio Calvaruso - e quest’anno abbiamo molti piloti nuovi e giovani, che devono crescere e formarsi. La nostra moto nasce dal regolamento Civ - spiega Matteo Tisi, responsabile ricerca, progettazione e produzione Evotech - con motore stock derivato da un 250 cc da cross Yamaha.

Con questo prodotto cerchiamo di realizzare una moto di livello elevatissimo ma a costi sostenibili, applicando delle tecnologie che per noi sono all’ordine del giorno. La ciclistica deriva da una ricetta supercollaudata dal nostro Domenico Brigaglia, ma ingegnerizzata attraverso le nostre tecnologie proprietarie, quindi con telaio ricavato dal pieno di alluminio, e con una serie di aspetti che permettono di ottenere una moto di altissimo livello ma dai costi accettabili».

La componentistica è completamente italiana, dalle forcelle, ai freni, al sistema idraulico. Come di altissimo livello sono i componenti che caratterizzano la MiniGp, con motore 160cc, l’altro prodotto presentato a Castel Ivano.

Ma il sogno di Brevo, non lo nascondono Calvaruso, Tisi e Brigaglia, è di arrivare al mondiale Moto2. Non sarà semplice, ma la strada è stata intrapresa con decisione. Già nel 2022 la Moto 2 targata Brevo ha fatto capolino in alcune gare del campionato FIM JuniorGP in Spagna, con risultati lusinghieri. Nel 2023 si lavora in ottica 2024.

«Non abbiamo ancora una struttura propria per competere al mondiale Junior e dobbiamo affidarci ad un team. Quest’anno faremo dei test: Un obiettivo raggiungibile credo possa essere una wild card per il mondiale junior 2024. Il progetto Moto 2 è molto ambizioso – aggiunge Domenico Brigaglia, ex pilota del motomondiale 125 e padre del progetto Moto2 – e il nostro prodotto è di ottimo livello. Già con poche ore di sviluppo in pista ha dimostrato di poter competere alla grande con le migliori come tempi e prestazioni. L’obiettivo è la partecipazione al Mondiale: non è facile, ma sono sicuro che ce la faremo».

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