Vanoi, la tragedia del piccolo Francesco

di Andrea Orsolin

Non ce l’ha fatta il neonato di un mese e mezzo che nella notte tra venerdì e sabato era stato trasferito al S. Chiara. Francesco era nato insieme al gemellino il 10 novembre all’ospedale di Milano. Ora sarà l’autopsia, che verrà effettuata oggi, a stabilire la possibile causa del decesso. «Al momento non è possibile indicarla», dice il primario del reparto di neonatologia e pediatria del S. Chiara, Massimo Soffiati.

Il mondo aveva accolto i due gemellini meno di due mesi fa, uno dopo l’altro, quando all’ospedale di Milano il loro primo vagito era stato il loro messaggio di benvenuto alla vita. Cresciuti assieme nel ventre di mamma Maria, attesi con gioia ed emozione da papà Gabriele Ugenti. Destinati a un’esistenza condivisa, separati da un crudele destino. I loro genitori si sono stabiliti da qualche anno nella piccola frazione di Ronco Busini, nel Vanoi, dove in questi giorni stavano trascorrendo le feste natalizie.

La famiglia finalmente riunita, a godersi il periodo di relax in montagna, dopo un anno trascorso in giro per il mondo. Entrambi funzionari Onu, nel loro lavoro ne hanno viste di tutti i colori. Dopo essere stati in Somalia, Iraq e Yemen, mai avrebbero pensato che la più grande tragedia si sarebbe consumata in un posto così tranquillo. Lei di Bassano del Grappa, lui originario dell’Umbria, avevano deciso qualche anno fa di trasferirsi nel Vanoi, comprando casa. Il loro lavoro frenetico non permette una vita sedentaria, ma quando possono tornano sempre volentieri alla base per riposarsi prima di partire per un altro lungo viaggio. Una vita intensa che fino ad ora non aveva dato loro modo di incontrare la gente del posto, così nella zona non erano molto conosciuti.

Ora, loro malgrado, tutti hanno saputo la loro storia. Tra gli amici che la coppia ha avuto modo di conoscere, uno dei più grandi è il sindaco di Canal San Bovo Albert Rattin, che nella serata di sabato ha appreso la tragica notizia della scomparsa del piccolo. La speranza che tutto si risolvesse al meglio è svanita dopo l’avviso giunto dall’ospedale Santa Chiara di Trento, dove il neonato era stato trasportato in elicottero in seguito al malore accusato poco dopo le 2 di notte. I soccorsi sono stati rapidi. Dall’elicottero giunto da Trento l’equipe sanitaria si è calata nei pressi dell’abitazione per prestare le prima cure al bambino. Nel frattempo che il medico tentava la rianimazione l’elicottero è atterrato a Canal San Bovo, prima di ritornare a Ronco a recuperare i sanitari che hanno trasportato d’urgenza il bambino nel capoluogo, in prognosi riservata.

La situazione è sembrata fin da subito complicata, ma al miracolo non si smette mai di sperare. Il messaggio di mamma Maria ha però fatto svanire anche le ultime speranze: il piccolo Francesco non ce l’ha fatta, il malore improvviso è stato fatale. Nella doppia veste di primo cittadino e amico, Albert Rattin ha voluto subito far sentire la solidarietà propria e di tutta l’amministrazione comunale a Maria e Gabriele, chiedendo allo stesso tempo discrezione per quanto accaduto. La notizia è giunta in fretta anche al resto della comunità del Vanoi, colpita dalla tragedia della perdita del piccolo Francesco. Una stella volata in cielo troppo presto.

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