Valsugana protesta: «Per la Ss47 un progetto troppo pericoloso»

La protesta, come sempre pacifica, è durata poco meno di un’ora. Ancora una volta il Comitato Valsugana e Tesino è tornato a farsi sentire per manifestare la sua contrarietà ai lavori di messa in sicurezza della SS47, appaltati nei giorni scorsi dalla Provincia alla ditta Burlon di Telve.

«Quel progetto è assurdo, fatto male. Lo abbiamo detto in tutte le salse - ha ribadito Danilo Perin del comitato organizzatore - e allargare la strada di quasi un metro, solo su un lato, servirà solo a far diventare i tre chilometri interessati dai lavori un cimitero a cielo aperto». Ieri mattina erano in 42 a protestare nel piazzale del ristorante Al Mulino. «In questi ultimi 25 anni sono morte 20 persone di Grigno su questa strada - ha incalzato Giuseppe Corona - e non prevedere uno spartitraffico centrale (soluzione condivisa anche dall’assessore di Grigno Diego Slanzi), come richiesto anche da tanti sindaci e dal presidente della Comunità, rafforza la mia convinzione che questi sono lavori per la messa in pericolosità della Ss47. Questo tratto di strada diventerà un campo da bowling».

Con i manifestanti anche il consigliere provinciale Walter Kaswalder, gli assessori di Borgo Luca Bettega, Rinaldo Stroppa ed Edoardo Rosso. «Questo tratto di strada è dimenticato da tutti - sottolinea il consigliere comunale di Ospedaletto, Mauro Sutto - e chi ha deciso questo tipo intervento dovrebbe seriamente riflettere su quello che ha deciso di fare». Un progetto che non piace a nessuno. Domani alle 12.30, al ristorante Al Mulino si parlerà ancora di viabilità: è atteso il presidente della regione Veneto, Luca Zaia.

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