Valsugana d'autunno

Una nuova sinergia e quattro diversi eventi tra tradizione e proposte gastronomiche, per valorizzare i prodotti dell’autunno e le eccellenze agroalimentari della Valsugana. È stata la cornice del Castello di Pergine ad ospitare ieri la presentazione delle quattro «Feste d’Autunno» e dei prodotti più tipici (miele, castagne, ma anche zucche, mele e vitigni autoctoni) che dal prossimo fine settimana animeranno il centro di Pergine, il parco «Tre Castagni» e quindi i centri storici di Caldonazzo, Centa San Nicolò e Roncegno.
Gli assessori del comune di Pergine Sergio Paoli e Carlo Pintarelli, accompagnati dal presidente del consorzio Copi Luigi Ochner, hanno illustrato i dettagli della «Festa d’autunno» che sabato 14 e domenica 15 ottobre animerà piazza Fruet, presentando il mondo delle castagne e del miele tra degustazioni, laboratori e attività didattiche (con incontri e abbinamenti previsti già martedì alle 20 in sala Senesi e giovedì a Palazzo Hippoliti dalle 18). È toccato ai responsabili della Pro Loco Pergine, il presidente Paolo Stefani e il vicepresidente Sandro Zampedri, illustrare i dettagli della «Festa della Zucca» che, dopo il successo dello scorso anno con oltre 15 mila visitatori, tornerà venerdì, sabato e domenica (dalle 10 alle 18) al parco cittadino dei «Tre Castagni» con alcune gustose novità tra scultori, bancarelle e fattoria degli animali, e una grande «balena» per riscoprire le vicende di Pinocchio.
Se domenica 15 ottobre Caldonazzo punterà invece sulla riscoperta delle «Festa della Mela e dei sapori d’autunno» (dalle 8.30 alle 17 in centro storico), il weekend del 21 e 22 ottobre Centa San Nicolò ospiterà la tradizionale «Festa delle Castagna dell’Altopiano della Vigolana», tra escursioni, cena e pranzo del castanicoltore e mercatini colorati a cura dei produttori guidati da Enrico Ognibeni.
Attesa anche per la 38ª edizione della «Festa della Castagna» di Roncegno Terme, che il 28 e 29 ottobre - come spiegato dal sindaco Mirko Montibeller - assumerà nuovi significati grazie a ricercati menù gastronomici e all’esposizione sulla viticoltura locale e i vitigni storici e biologici, in collaborazione con la «Strada del Vino del Trentino».
«Sono momenti importanti per valorizzare e far conoscere le eccellenze del nostro territorio - ha spiegato Stefano Pradi, presidente della cooperativa castanicoltori del Trentino Alto Adige -: la stagione della castagna si presenta molto favorevole dopo le virosi e le difficoltà meteorologiche delle ultime annate (in Valsugana si potrebbero raccogliere sino a 300 quintali di qualità e di buona pezzatura). Si è creata una rete e una sinergia comune tra i comitati organizzatori locali (grazie al lavoro di tanti volontari), cercando di puntare su aspetti e prodotti nuovi: quest’anno si vogliono riscoprire i vitigni storici della Valsugana (Pavana, Blanc de Sers, Schiava delle Cagnane); infatti, fino a inizio ’900, erano oltre 100mila gli ettolitri di vino prodotti in Valsugana: la viticoltura era la coltura agricola prevalente, condotta in modo artigianale, ma diretta anche al mercato estero».

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