Palazzina in fiamme a Calceranica il paese si stringe a chi ha perso tutto

di Luigi Oss Papot

Una villetta a schiera nuova inagibile, con il tetto andato completamente distrutto e quattro famiglie con tutti i loro ricordi, le loro cose, gli oggetti della normale vita quotidiana andati persi: è questo il bilancio di un gravissimo incendio che ha divorato il tetto di una casa nel pieno centro di Calceranica, ieri sera, e che ha tenuto col fiato sospeso tutto il paese. Il giorno successivo al terribile rogo, in molti hanno iniziato a studiare come aiutare gente che in pochi minuti ha perso tutto.

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L'allarme è scattato poco dopo le 19 in via don Angeli, in una zona difficilmente raggiungibile anche da parte dei numerosi mezzi di soccorso giunti sul posto: i volontari di Calceranica, supportati da tutti quelli del distretto (Caldonazzo, Levico, Tenna e Pergine fra i primi), ma anche i permanenti di Trento. La villetta si trova nella parte più antica di Calceranica, e quindi nella parte costruita sul pendio, fra strade strette e tortuose. Per aiutare le operazioni di spegnimento, i volontari della zona hanno anche installato una pompa idrovora per pescare l'acqua dal torrente Mandola, facendola arrivare in via Angeli grazie a lunghe manichette fatte scorrere lungo le strade e le proprietà private.
Il tetto in legno è andato completamente distrutto, divorato dalle fiamme alimentate anche dalla brezza serale. Il fumo denso e acre, che ha reso l'aria irrespirabile in tutto il paese, e le alte lingue di fuoco erano visibili praticamente in tutta la conca del lago.

Incendio a Calceranica (Foto Protezione Civile del Trentino)

 

Saliti sul tetto da più parti e grazie all'ausilio delle autoscale, i vigili del fuoco hanno attaccato le fiamme dai lati e da sopra: l'incendio però ha dato filo da torcere. I vigili del fuoco hanno lottato per ore contro le fiamme, e solo verso le 21.30 si sono viste diminuire le lingue di fuoco, lasciando spazio ai pompieri per demolire le parti pericolanti. Solo a tarda notte anche gli ultimi focolai potevano dirsi estinti. 

Sei appartamenti (di cui uno ancora grezzo ed uno sfitto), occupati da una decina di persone, sono completamente inagibili. «Le famiglie che occupavano gli appartamenti fortunatamente stanno bene, - commenta il sindaco Cristian Uez - non ci sono feriti e sono riusciti a lasciare la casa. Per la notte ospiteremo queste persone negli alberghi della zona, poi ci riuniremo in Comune per definire il piano d'emergenza».

Una volta giunta anche la fotoelettrica per migliorare le operazioni di spegnimento e bonifica durante la notte, ha mostrato l'entità dell'incendio, con solo le travi annerite rimaste. I danni si calcolano nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro. Le cause del rogo non sono ancora state chiarite.

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