Primiero, Depaoli eleggibile? Si saprà tra pochi giorni

di Giorgia Cardini

Udienza lampo - meno di 10 minuti - e a porte chiuse, perché in camera di consiglio, ieri mattina per la causa che punta a stabilire se il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza, Daniele Depaoli, fosse eleggibile oppure no, l’8 maggio 2016, alla carica di primo cittadino del nuovo comune nato dalla fusione di Fiera di Primiero, Transacqua, Tonadico e Siror.
 
Gli avvocati Enrico Gaz di Venezia e Giacomo Merlo di Trento (per i ricorrenti Bruno Simion e Fulvio Brandstetter) e l’avvocato Flavio Maria Bonazza di Trento (legale di Depaoli) hanno consegnato al giudice relatore Adriana de Tommaso le proprie memorie, che ora saranno sottoposte al pm competente e quindi al collegio, per la decisione finale. Passerà dunque qualche giorno prima di sapere se Daniele Depaoli resterà in carica o sarà dichiarato decaduto (salvo ricorsi alla Corte d’appello), come richiesto dai ricorrenti.
 
La domanda fondamentale cui l’ordinanza dovrà rispondere è non tanto se il limite dei tre mandati consecutivi fissato per l’elezione a sindaco valga o meno nel caso di nuovo ente (Depaoli è stato sindaco di Fiera dal 2000 al 2015), quanto se il Comune di Primiero San Martino di Castrozza possa effettivamente essere considerato un nuovo ente, completamente differente dai comuni da cui trae origine e in particolare da Fiera di Primiero. Il ricorso punta sul fatto che la sede del nuovo comune è proprio nel municipio di Fiera e che comunque il nuovo ente ha ereditato tutti i rapporti giuridici precedenti dell’amministrazione di Fiera, per dire che c’è una continuità amministrativa e che dunque Depaoli non era eleggibile.
 
Al contrario, dall’altra parte si fa notare che su questi dubbi si sono espressi, fugandoli, la Regione Trentino Alto Adige, la Provincia di Trento, il Consorzio dei Comuni Trentini e altre Regioni, come il Friuli Venezia Giulia, dove casi simili sono stati già analizzati e risolti a favore della permanenza in carica degli eletti.

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