La strada della Val Careta piace a tutti i Comuni

Una serata per decidere il futuro dell’antica strada della Val Careta (nella foto la traccia in val di Centa). Partecipatissima, a Caldonazzo, la tavola rotonda che ha visto discutere i sindaci e gli assessori dei Comuni interessati dal passaggio del sentiero; interamente di proprietà di Lavarone, la strada ha però un valore importante per Calceranica, Altopiano della Vigolana e soprattutto Caldonazzo, da dove parte. La strada della Val Careta, oggi più un sentiero, chiamata anche della Stanga, inizia infatti dalla pineta del paese e giunge fino al capitello di Sant’Antonio, nel comune di Lavarone.
 
La serata si situava nel contesto di una mostra di antiche cartoline, realizzata dall’Associazione Chiarentana, che ritraggono la strada in momenti diversi del secolo scorso, e di fotografie del percorso attuale. Si farà una convenzione tra i Comuni di Caldonazzo, Calceranica e Lavarone, con quest’ultimo capofila, per realizzare innanzitutto uno studio di fattibilità; tutti i presenti hanno concordato che sistemare l’intero tracciato significa molto probabilmente investire una gran quantità di denaro dato che «ci sono alcuni tratti completamente crollati dei quali bisogna verificare la stabilità geologica e valutare se serve la realizzazione di una galleria, molto dispendiosa, oppure se sono sufficienti dei supporti nella roccia» ha spiegato il sindaco di Caldonazzo Giorgio Schmidt
 
Sarebbe comunque un passo avanti verso il turismo sostenibile, se i fondi lo permetteranno e se i costi di messa in sicurezza non diventeranno eccessivi, riaprire il sentiero non solo come strada pedonale, ma anche come ippovia e pista ciclabile, creando un collegamento sicuro e privilegiato tra la Valsugana e le piste sull’altipiano. Alla tavola rotonda era presente anche la signora Agnese di Centa San Nicolò, moglie dell’ultimo gestore dell’Osteria alla Stanga, storico luogo di ristoro presente a metà sentiero, dismesso dopo la metà del secolo scorso, che potrebbe venire recuperato come riparo per i fruitori della strada. 
 
Riuscire ad essersi incontrati tutti insieme e aver fatto il primo passo per il recupero di questo antico sentiero è un buon inizio per il futuro turistico della zona; ingente sarebbe infatti la ricaduta turistico-economica per gli artigiani cimbri di Luserna e Lavarone che guardano verso i laghi della Valsugana, e anche per il Comune di Caldonazzo e limitrofi, che potrebbero aggiungere alle proposte escursionistiche un nuovo sentiero attrattivo anche come percorso storico. «La manutenzione del sentiero, posto che si riesca a realizzare la messa in sicurezza e ad aprirlo a tutti - ha ricordato Schmidt - non sarà facile; ci sono alcuni tratti che danno direttamente sul precipizio e la strada è dismessa da tanti anni». Il progetto è ambizioso, con una serie di rilievi ed ispezioni per valutare le diverse soluzioni e facilitare la mobilità dei turisti tra Valsugana e Altipiano, ma le amministrazioni sono unite nel sostenerlo.

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