Scuola per bimbi non vedenti

La «Summer School» dal 28 agosto al 4 settembre porterà a Castello Tesino undici bambini provenienti da Foggia, Roma, Firenze, Pistoia, Modena, Reggio Emilia, Brescia

di Giuliano Beltrami

«La scuola è il momento fondamentale per costruire la partecipazione alla vita; se si fallisce a scuola si rischia di aver perso ogni chance per vivere a pieno l'esistenza». Queste le parole dei responsabili della Fondazione Lucia Guderzo per presentare la «Summer School» che dal 28 agosto al 4 settembre porterà a Castello Tesino undici bambini ciechi e ipovedenti provenienti da Foggia, Roma, Firenze, Pistoia, Modena, Reggio Emilia, Brescia.

«Vivranno un'esperienza unica - spiegano ancora i responsabili della Fondazione - dove imparare a confrontarsi con i propri limiti, affogare le paure per il "non vedere", imparare ad usare i tablet per ciechi per consultare i vocabolari, scrivere, leggere e comunicare con i vedenti, muoversi in scioltezza e conoscere il mondo fatto di piante, animali e natura che diversamente per loro sarebbero solo dei nomi, delle parole, dei suoni».

La Summer School è la sperimentazione del progetto Argobraille inviato al Ministero dell'Istruzione dalla Fondazione e finalizzato a realizzare la scuola efficace per i minorati della vista. «Si tratta di un progetto che prende spunto dal modello della scuola coreana e dalle esperienze più innovative a livello mondiale», asserisce Davide Cervellin , presidente della Fondazione Guderzo.

Le famiglie dei bambini partecipanti alla Summer School di Castel Tesino sosterranno solo le spese del soggiorno presso l'hotel Bellavista, mentre tutti gli altri costi (insegnanti, materiale didattico, tablet per ciechi, strumenti musicali, strumenti per il disegno, giochi adattati, palloni sonori, spese degli assistenti informatici e contributo ai volontari) saranno sostenuti dalla Fondazione e dalla Tiflosystem srl, società leader in Italia nel campo delle tecnologie compensative per la qualità della vita delle persone disabili.

Due parole sulla Fondazione e sul legame con Castel Tesino. La Fondazione è intitolata a Lucia Guderzo, originaria della Valsugana, per più di vent'anni appassionata animatrice dell'informatizzazione dei ciechi, prima di essere strappata prematuramente alla famiglia ed al lavoro da un male incurabile quanto crudele. Proprio per continuare la sua opera è nata la Fondazione, che organizza iniziative culturali e nel campo dell'istruzione per i privi della vista e gli ipovedenti.

La Summer School non arriva a caso a Castel Tesino. Qui, dal 1988 al 1995, oltre 600 non vedenti sono venuti da ogni parte d'Italia per imparare ad usare il computer. Erano gli anni in cui iniziava a diffondersi il personal computer (Olivetti, Epson, Ibm e Commodor) e attraverso queste macchine che avevano ancora prezzi proibitivi le persone cieche potevano finalmente leggere, scrivere, comunicare con gli altri grazie alla possibilità di collegare il computer ad un display braille (per leggere con le dita) o alle prime sintesi vocali. Organizzatrice e insegnante instancabile, come detto, era Lucia Guderzo. Quell'iniziativa venne definita rivoluzionaria e assolutamente unica, tanto da essere visitata da personalità del mondo politico, culturale e dello spettacolo: dai politici Tina Anselmi e Franco Piro al cantante Aleandro Baldi (reduce dalla vittoria di Sanremo), fino alla presidente della Camera Irene Pivetti, nel 1994. Ora, dopo una ventina d'anni di pausa, si riprende.

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