Incidente nella notte a Borgo Tre ragazzi in gravi condizioni

I giovani rimasti feriti hanno 16, 17 e 18 anni

Il furto del mini furgone, poi lo schianto. Quando i soccorritori si sono avvicinati a quei corpi riversi a terra, si sono resi conto che non si trattava di ladri consumati: i tre feriti erano poco più che adolescenti. Due sedicenni sono gravissimi, ricoverati in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Trento; uno - l’unico maggiorenne del gruppo - è ricoverato in osservazione breve e la sua testimonianza sarà fondamentale per ricostruire la «bravata» di martedì notte.

Era passata da poco la mezzanotte quando una voce maschile ha chiamato i soccorsi, spiegando che all’interno del centro sportivo di Borgo Valsugana, in via Gozzer, era accaduto un incidente. Ad avvisare 118 e carabinieri un giovane, che si trovava in quella zona per fare due passi, e nel silenzio della notte ha sentito un botto: grazie a lui i soccorsi sono stati immediati, con l’invio dell’elicottero con il medico rianimatore. Se non ci fosse stato quel testimone forse solo all’alba, all’arrivo dei responsabili del centro sportivo, si sarebbe scoperto quanto accaduto. I carabinieri della compagnia di Borgo sono al lavoro per ricostruire la serata dei tre feriti e dei complici (forse due) che sarebbero fuggiti senza prestare soccorso.

La «banda», secondo una prima ricostruzione degli investigatori, sarebbe stata composta da quattro o cinque ragazzi. Saltando il cancello, sono entrati nel centro sportivo e si sono diretti al bar della piscina, al piano rialzato, dove hanno banchettato con patatine e dolci presi dal bancone. Sono poi scesi nella rimessa: le porte erano tutte chiuse, ma sotto una tettoia hanno trovato un mini furgone Piaggio Porter, utilizzato per i lavori di manutenzione del centro. Nell’abitacolo c’erano le chiavi. Non hanno resistito all’idea di provare il mezzo: tre sono saliti sul cassone, uno si è messo alla guida, forse con accanto un altro amico. Volevano divertirsi, ma non hanno calcolato il rischio.

Hanno percorso l’anello asfaltato attorno alla pista di atletica, una o due volte probabilmente per provare il massimo della potenza del mini furgone: nell’affrontare un curva, il conducente non sarebbe riuscito a sterzare finendo fuori strada contro un palo della recinzione. Il mezzo si è ribaltato ed i tre giovani nel cassone sono letteralmente volati a terra, mentre il conducente  è uscito dal mezzo e subito fuggito via. Troppa la paura di essere scoperto.

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