Capanni per cacciare, bruttura in Val di Sella

di Umberto Caldonazzi

Incredulità e indignazione sono i sentimenti che in questo periodo pervadono l’animo dei frequentatori della Valle di Sella, nel comune di Borgo, nota per il percorso artistico ArteSella.

Indisturbati, sono infatti sorti e rimangono in bella vista (si fa per dire) dei manufatti dalle precarie coperture in materiale plastico multicolore. Che facciano parte delle ultime novità di Arte Sella? Opere innovative a coronamento e completamento di quell’apprezzato e decantato «Percorso Arte Natura»? Se lo chiedono sarcasticamente i visitatori primaverili di quel fantastico angolo di natura.

No di certo. Sarebbero, invece, gli appostamenti regolarmente autorizzati per l'abbattimento dei cinghiali nella riserva di caccia di Borgo Valsugana, sia pure costruiti con materiali che con il legno non sono nemmeno lontani parenti. Come lamiere e anche tubi in ferro tipo «Dalmine» a sorreggere le strutture a mo’ di ponteggi.

Qualche escursionista - sia pure in forma anonima - ha segnalato lo scempio alla Stazione forestale di Borgo Valsugana. Ma i «capanni» sono ancora lì, indisturbati.

Un appostamento realizzato in legno, ma con un telo a fare da copertura, si trova in adiacenza al percorso della Cattedrale vegetale. Un altro, a fungere da richiamo a quel percorso di natura e cultura, è ben piantato proprio all’interno dello steccato che delimita quella sorta di «Paradiso» decantato a beneficio dei visitatori quale «valle beata? sublime mescolanza di elementi apparentemente nascosti che solo pochi luoghi sanno offrire». Che, tradotto, sarebbero «armonia di spazi, di forme, di luci e colori». E, avanti con gli appostamenti anti cinghiale, come quello multicolore, sempre in adiacenza ad «Arte Sella».

Intento principale degli escursionisti rimane quello  - attraverso la denuncia pubblica corredata da immagini - volto all’eliminazione di questa poco piacevole veduta in un zona magica e unica quale la Val Sella con la sua Cattedrale che, per prosperare, non ha certo bisogno di «baraccopoli».

Per quanto concerne le regole, si apprende come gli appostamenti costruiti per il controllo del cinghiale che danneggia le coltivazioni, siano al servizio della Riserva di Borgo. Sorta di capanni che - a parte la discutibile sensibilità nel porli a ridosso e dentro «Arte Sella» - dovrebbero essere realizzati esclusivamente con il legno.

Ma molti altri appostamenti di caccia realizzati in Valsugana e nel Tesino non rispetterebbero la normativa vigente. Diversa sarebbe la situazione in altre Riserve dell’Alta Valsugana e in quelle poste entro il territorio della Stazione Forestale di Pergine, dove gli appostamenti irregolari sarebbero stati oggetto di sistemazione.

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