San Martino si è fermata per dare l'ultimo saluto a Giorgia, la barista morta a soli 29 anni

di Manuela Crepaz

Si sono svolgi oggi alle 14,30 in una chiesa di San Martino di Castrozza strapiena di gente - moltissimi i giovani - i funerali di Giorgia Mirizio, passata dal sonno alla morte a 29 anni. Il suo cuore ha ceduto all'improvviso. Giorgia gestiva il centralissimo bar di famiglia, il Rosetta a San Martino. Venerdì mattina, trovandolo chiuso, lo zio, che risiede nell'albergo omonimo, non rintracciandola al telefono, l'ha cercata a casa, trovandola addormentata, ma senza vita. 

Ogni mattina, alle sei era già al suo bar. La si incontrava lì fino alla chiusura, verso le dieci di sera. Il suo era un lavoro fatto di poche pause durante la stagione turistica, ma soprattutto di accoglienza, sorrisi, parole gentili. Era brava nel suo lavoro, «un'innovatrice», racconta un operatore turistico del paese. Prestava particolare cura all'arredamento e all'allestimento del suo locale, ma anche all'abbigliamento, giovanile e alla moda, un'attenzione non proprio frivola, ma legata all'impegno che metteva nella propria attività professionale. Era infatti una giovane imprenditrice, affiancata sovente dalla sua mamma, e dava lavoro a tre cameriere ed un cameriere, ma non solo: acquistava il più possibile in loco, come le paste e i macarons, specialità uniche prodotte da una nota pasticceria di San Martino e servite con il suo tocco di eleganza. 

Chi le era vicino in famiglia, nello svago e nel lavoro non riesce ad accettare una perdita priva di senso e inaspettata, ma in loro è l'amore che prevale. Non servono spiegazioni, non aggiungerebbero altro a quello che già sanno. Basta leggere i saluti che le hanno lasciato sulla sua pagina Facebook o sulle proprie bacheche: frasi dolci, citazioni di grandi autori che, universalizzando lo sconforto, aiutano a trovare un senso al destino.

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