La multinazionale algerina Cevital ha nel mirino l'acciaieria di Borgo

di Massimo Dalledonne

La decisione definitiva verrà presa entro le fine dell'anno. Con lo stabilimento della Leali Steel di Borgo che potrebbe passare di proprietà. Dal gruppo svizzero Klesch a quello algerino della Cevital in mano ad Issad Rebrad.
Da alcuni giorni la notizia è diventata di dominio pubblico, ne parlano anche gli stessi dipendenti, con la Cevital che, nel giugno scorso, ha acquisito la proprietà del grande impianto di Piombino della ex Lucchini. La multinazionale algerina non si occupa solo di siderurgia, è specializzata soprattutto nell'industria alimentare ed ha anche una decina di società che si occupa di vari settori: dall'auto alla casa, dal multimedia all'industria fino al settore della distribuzione.

La sede del gruppo nordafricano si trova a Bejaia, l'importante golfo algerino sul Mediterraneo e Cevital è uno dei membri fondatori del progetto Desertec, per lo sfruttamento dell'energia da fonti rinnovabili con la costruzione di un enorme parco solare di migliaia di ettari nel deserto. Gli utili della società, nel 2009, sono stati di 3.589 milioni di dollari.

In Toscana, a Piombino, da alcuni mesi ha rilevato la ex Lucchini e sta cercando uno stabilimento nel Nord Italia per «alimentare» i laminatoi piombinesi con dei semiprodotti, tipo le billette prodotte in Valsugana. Dopo aver valutato l'acquisizione dello stabilimento Stefana di Nave, in provincia di Brescia, ora Aferpi, la nuova società proprietaria della ex Lucchini, ha messo gli occhi, e sicuramente qualcosa di più, sui due stabilimenti della Leali Steel. Il 31 dicembre, infatti, scade il contratto di affitto dello stabilimento di Borgo Valsugana. Il contratto è stato i9nfatti sottoscritto nel 2013, ed ora il gruppo Klesch deve prendere una decisione.

In Valsugana la capacità produttiva, a ciclo elettrico di billette, è di 600 mila tonnellate all'anno ed il gruppo Aferpi è già cliente di Leali, da cui acquista una piccola parte del proprio fabbisogno. Proprio in questi giorni Rebrab, come riportano diversi organi di stampa toscani anche in questi giorni, dopo aver effettuato varie visite alla Leali, sta valutando l'ipotesi dell'acquisizione con una decisione attesa entro la fine dell'anno e legata alla messa in moto del piano industriale per Piombino.

Il magnate algerino non sta solo valutando l'opzione dell'acquisto dello stabilimento di Borgo ma anche quella dell'affitto, con una gestione condivisa dell'acciaieria valsuganotta.

Dagli svizzeri agli algerini, è questo il futuro, oramai non tanto lontano, per gli oltre 100 dipendenti dello stabilimento di Borgo. Issad Rebrad ha bisogno di semiprodotti per i laminatoi piombinesi, oggi forniti soprattutto da produttori extraeuropei. Da qui la decisione di mettere le mani sul gruppo Leali Steel. La trattativa è ben avviata, nei prossimi giorni ne sapremo sicuramente di più. E la fabbrica di Borgo si aprirà ancor di più ai grandi mercati mondiali ormai planetari e «globalizzati» in ogni loro destino futuro, dove un sito in Italia dipende dalla domanda africana, o viceversa.

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