L'abbandono dei rifiuti. Una vera piaga in paese

Il sindaco di Borgo: «Multe e telecamere non bastano»

di Massimo Dalledonne

L'abbandono dei rifiuti sta diventando una vera e propria piaga. Non passa infatti giorno senza che arrivino segnalazioni di sacchi o materiali abbandonati all'interno delle isole ecologiche, sui bordi delle strade e nei boschi del territorio comunale. Una situazione a cui sindaco, giunta e gli stessi agenti della Polizia Locale cercano di far fronte. Le stesse minoranze hanno sollevato la questione anche durante l'ultima seduta del consiglio comunale.

Il servizio è gestito dalla Comunità di valle e appaltato a una cooperativa, nella fattispecie la Ecopera. «Ma la polizia locale - ricorda il sindaco Fabio Dalledonne , rispondendo all'interrogazione delle opposizioni - interviene ogni volta che viene sollecitata. Nel caso delle isole ecologiche anche tutti gli eventi segnalati dai cittadini vengono pressi in considerazione. Quest'anno sono state elevate cinque sanzioni, peraltro non ancora incassate, per un ammontare di 500 euro. Non sono state emesse ordinanze di ingiunzione ed a seguito di un ricorso al sindaco da parte di un trasgressore, è stato annullato anche un verbale, in quanto le motivazioni addotte quali prove sono state ritenute accoglibili». 

Nei mesi scorsi, esattamente in marzo, la Comunità di Valle aveva comunicato al Comune che c'erano da sistemare, entro il 27 aprile, ben 27 isole ecologiche, ritenute non idonee. «Già in gennaio - prosegue Dalledonne - il Servizio Tecnico Comunale aveva provveduto alla redazione di un progetto per la sistemazione di 33 piazzole, comprese quelle indicate dalla Comunità; ne sono state rimesse a nuovo sette da parte della ditta Tomio Gianpaolo srl per una spesa di circa 71 mila euro e poi c'è stato un successivo stralcio per oltre 16 mila euro». 

Diversi cittadini, e le stesse minoranze consiliari, a più riprese hanno sollecitato il posizionamento di telecamere. E nelle ultime settimane, come in passato, la centralissima isola ecologica in via Fratelli si presenta, quasi ogni giorno, piena di rifiuti abbandonati: «Non sarà con la sola videosorveglianza o con l'inasprimento delle sanzioni che risolveremo un problema che - ammonisce il sindaco - è principalmente di natura culturale e sociale. A mio giudizio l'informazione potrà essere migliorata, anche tenendo conto delle diverse etnie e lingue presenti nella Comunità, con opportune campagne informative che, si è già detto, dovranno essere concordate con il gestore del servizio».

Da tempo, in collaborazione con l'Enaip di Borgo, sono stati posizionati dei cartelli multilingue sui vari punti di raccolta in tutta la Comunità. Ma al sindaco e alla giunta le minoranze hanno chiesto una inversione di rotta. «Il cambio di marcia lo si fa assieme! Molti occhi - conclude Fabio Dalledonne nella sua risposta all'interrogazione - fanno meglio di pochi occhi. Chi vede deve parlare, non sarà certo con l'omertà che sconfiggeremo questo cancro. Se vi sono suggerimenti operativi, siamo più che disponibili a valutarli».

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