Quattro fratelli da record: tutti over novanta

di Massimo Dalledonne

Quattro fratelli, tutti ultranovantenni. Sono Mirco, Nereide, Giuseppe e Bianca Prati. Caldonazzesi doc, un record per questa piccola comunità. Il 19 marzo Giuseppe ha compiuto 93 anni. Il «maestro», un tempo animatore e presentatore per la musica lirica e sinfonica della casa di riposo Santo Spirito a Pergine Valsugana, dove è ospite. Diplomato Isea a Roma, ha lavorato come educatore nelle scuole della Valsugana. Ancora oggi ricorda nitidamente i vari momenti delle leva militare, di un soggiorno come atleta a Berlino, di visite e balli all’ambasciata berlinese. La seconda guerra mondiale l’ha fatta come soldato in Albania e, dopo l’8 settembre, è stato trasferito nel lager tedesco di Meppen, ai confini dell’Olanda.

A Caldonazzo la famiglia Prati ha animato, nei secoli passati, la vita artistica del paese: nella pittura, nella glottologia, nella scultura, nella musica. Da Giuseppe a Mirko: il 1° marzo ha tagliato i 90 anni. Vive a Pergine con la moglie Renata e le due figlie. Prima di partire emigrante per l’Uruguay, è stato un campione di nuoto con l’allenatore maestro Guido Manazzon. «Al ritorno in patria ho aperto un negozio in via Pennella e mi sono dedicato alla diffusione dell’editoria trentina e nazionale, alla pittura, al gioco delle bocce e, come suonatore, anche nella banda cittadina di Pergine».

I due fratelli sono rimasti in Valsugana, l’amore e la famiglia, invece, ha allontanato temporaneamente da Caldonazzo e dal Trentino le due sorelle Nereide (vive a Primoporto a Roma, oggi 92 enne) e Bianca, oggi 95enne.
«I quattro novantenni - racconta Luciano Decarli, amico di famiglia - potrebbero metter insieme un archivio familiare di ricordi vissuti a Caldonazzo, durante la guerra, i due dopoguerra e la trasformazione da paese rurale ad agricolo-turistico-artigianale ed industriale. Quando incontro il maestro Giuseppe parliamo di ogni cosa che riguarda Caldonazzo e la sua piana, del Monte Rive, della fonte ferruginosa, del circolo La Fonte del professore Luigi Prati Marzari. Ma c’è dell’altro.

I ricordi vanno al complesso a plettro «La Bisca», ai maestri Saverio Tecilla e Umberto Mattalia, ai libri di Luciano Brida, alla Civica Società Musicale, alla ritrovata Torre dei Sicconi. Giuseppe Prati ricorda con piacere il vecchio maestro Soldo, inventore della radio per le scuole ed il figlio pianista compositore  Umberto, così come il «rarinantino» Fernando Tomasi e tutte le glorie del presente e del passato della piana caldonazzese.
Quattro fratelli, tutti ultranovantenni. La più vecchia è Bianca (95), poi Giuseppe (93), Nereide (92) e Mirco, il più «piccolo» con i suoi sei lustri di vita. Che dire, lunga vita ai fratelli Prati.

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