Salta la serata sull'orso per ragioni di «ordine pubblico»

Niente serata sull'orso. L'aveva organizzata per il prossimo 2 dicembre ValsuganAttiva a Grigno. Una serata informativa, pensata in collaborazione con il Wwf del Trentino, l'Ufficio Faunistico provinciale e l'amministrazione comunale. «Volevamo parlare con i cittadini della presenza dell'orso MP4 in zona - si legge in una nota - dopo le prime reazioni sulla sua presenza vicino alla case di Selva di Grigno. Lasciando perdere l'emotività volevamo ragionare, assieme all'ente preposto alla gestione del plantigrado, sulle problematiche connesse, senza visioni pregiudiziali». All'incontro avevano confermato la loro presenza Claudio Groff della Provincia e Stefano Mayr, nella duplice veste di esperto della specie e di presidente della Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai. «Il territorio di Grigno era stato scelto dall'orso, nelle scorse settimane, come area di preparazione al letargo invernale - continua ValsuganAttiva - e volevamo offrire una breve panoramica aggiornata su biologia e situazione nota della specie, senza necessariamente dover essere tacciati di orsofilia o orsofobia, ma semplicemente per ragionare assieme su come prepararsi ad affrontare correttamente la fase potenzialmente critica del periodo successivo al letargo». ValsuganAttiva voleva proporre un ragionamento collettivo e compartecipato. «Purtroppo tutto è saltato ed è bastato addurre presunti problemi di ordine pubblico per privare la popolazione di un'opportunità di approfondimento e confronto serio»
Nessun commento da parte del sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto . «L'incontro lo abbiamo sollecitato anche noi alla Provincia, al dottore Groff, e, se lo faremo, lo organizzeremo più avanti». Ancora ValsugAttiva. «Forse qualcuno ritiene che non ci sia molto da dire, ma per noi questa scelta rappresenta un'occasione mancata. Se basta solo uno striscione con la scritta "Giù le mani dall'orso" per impedire un confronto pubblico, crediamo che in Trentino ci siano dei rischi per la sopravvivenza dell'essenza stessa della democrazia». M.D.

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