Rovereto / Il lutto

L'ultimo abbraccio a Danilo Toniatti, storico protagonista nel mondo dell'atletica

Nella chiesa di Borgo Sacco, questa mattina, lunedì 19 febbraio, l'addio a una figura di primo dello sport e del volontariato, per oltre sessant'anni responsabile della gestione amministrativa dell'Us Quercia

TRENTO. Questa mattina nella chiesa di Borgo Sacco a Rovereto l'ultimo abbraccio a Danilo Toniatti, colonna dell'atletica trentina, scomparso improvvisamente tre giorni fa a 87 anni. I funerali sono stati un'altra occasione per ricordare una figura centrale nel mondo sportivo trentino e per strignersi alla moglie Nadia e alla figlia Giorgia.

Toniatti è stato un protagonista storico nella vita dell'Us Quercia di Rovereto, soprattutto nella gestione amministrativa della società, ruolo ricoperto per oltre sessant'anni. 

"Generazioni di dirigenti e di atleti - ricorda in una nota la Fidal trentina - hanno potuto apprezzare la sua precisione, la sua tempestività negli adempimenti (tanti) a cui una società sportiva deve far fronte".

Borgo Sacco: l'addio a Danilo Toniatti, storica colonna dell'Us Quercia

Nella chiesa di Borgo Sacco, questa mattina, lunedì 19 febbraio, l'addio a Danilo Toniatti una figura di primo dello sport e del volontariato, per oltre sessant'anni responsabile della gestione amministrativa dell'Us Quercia

Colpita dal grave lutto, l'Us Quercia, con il presidente Carlo Giordani, ha ricordato Danilo Toniatti con parole toccanti. «Per me era il miglior amico, un amico leale e sincero, con cui ho diviso fraternamente oltre 60 anni di vita nel segno dell'amore per la nostra Quercia. Nel momento del dolore è difficile trovare le parole giuste per ricordare Danilo, esempio straordinario di volontario sportivo, penso il più anziano e resistente nel tempo di tutto lo sport trentino.

Dal 1961 è stato l'amministratore delle risorse della Quercia, spesso poche per far fronte a tanti impegni della società che cresceva nel corso degli anni. Un amministratore rigoroso, attentissimo ai conti, ma capace di interpretare il suo ruolo con grande umanità e comprensione.

Il tutto a titolo assolutamente gratuito per la sua Quercia, coinvolgendo anche la sua bellissima famiglia.Uomo apparentemente burbero, ma capace di grandi sorrisi e di battute per superare i momenti difficili. Generazioni di dirigenti e di atleti hanno potuto apprezzare la sua precisione, la sua tempestività negli adempimenti (tanti) a cui una società sportiva deve far fronte.

La Quercia era il suo grande amore ma Danilo si è speso anche su altri fronti del volontariato, come vicepresidente della Fidal trentina e segretario sella sezione del Tiro a segno di Rovereto ed era molto stimato anche come funzionario di banca Tornano nel cuore e nella mente i ricordi di tanti momenti vissuti assieme, delle inquietudini e delle preoccupazioni per trovare le risorse e far quadrare i conti nelle prime edizioni del Palio Città della Quercia.

Grazie Danilo, grazie per tutto quello che hai fatto per noi, grazie per quanto ti sei speso senza riserve per far crescere la nostra Quercia. Resterai sempre con noi. Buon viaggio».

[foto di Gabriele Margon]

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