Viabilità / Sanzioni

Giro di vite sulle moto in montagna: contro l’invasione dei bolidi da Veneto, Lombardia ed Emilia

Nella sola giornata di sabato 29 aprile a Folgaria la presenza degli agenti a bordo strada ha fruttato sette sanzioni per eccesso di velocità e otto ritiri di carte di circolazione per motociclette che avevano montato scarichi non omologati

di Matthias Pfaender

ALTIPIANI CIMBRI. Puntuali come ogni anno, insieme con la bella stagione sulle strade del Trentino sono tornati i motociclisti. Locali, ma non solo. Anzi, la maggior parte delle due ruote che sfrecciano sulle strade della Vallagarina, specie se di montagna, proviene da fuori provincia. Veneto soprattutto. Ma anche da Lombardia ed Emilia Romagna. Una presenza, quella dei motociclisti, non sempre vista con favore dai residenti o dagli altri turisti. Perché le moto inquinano, fanno rumore, e spesso sono portate ben oltre i limiti previsti dal codice della strada. Una presenza ingombrante, se non proprio pericolosa, sia sull'Alpe Cimbra che sull'Altopiano di Brentonico.

Due località turistiche che sempre più puntano, negli ultimi anni, alla destagionalizzazione del turismo, con la promozione dei territori come mete ideali per il cosiddetto "turismo slow": passeggiate accessibili a tutti, aria buona, tranquillità, enogastronomia e dimensione familiare.

Uno scenario che mal si coniuga con il rombare continuo di motociclette. Una "invasione" che peraltro, commentano gli operatori del settore, lascia ben poco sul territorio come ritorno economico.Le montagne della Vallagarina o gli Altipiani Cimbri sono esclusi dal dibattito sulla potenziale chiusura dei passi dolomitici.

Ed anche quando tempo fa la Provincia introdusse per alcune strade in quota dei limiti di velocità ad hoc per scoraggiare l'afflusso di motociclisti, le strade di Folgaria, Lavarone e Luserna furono tagliate fuori dal provvedimento. Questo, nonostante le amministrazioni locali abbiano più volte chiesto invece una mano contro l'eccessivo afflusso di motociclisti, la maggior parte indifferente alle norme del codice della strada.

Sull'Alpe Cimbra, i luoghi più violati dal rombo delle due ruote sono passo Vezzena, passo Coe, Passo Sommo, Passo Valbona/Toraro, Carbonare, Luserna, Lavarone e Folgaria. «È da anni che chiediamo più controlli sulle nostre strade, e l'applicazione di un limite di velocità per le motociclette. Il problema è grave» ha dichiarato in più occasioni il sindaco di Folgaria Michael Rech, sostenuto nella richiesta di intervento dal collega di Lavarone Isacco Corradi.

Se per ora gli Altipiani cimbri restano al di fuori dei provvedimenti provinciali, qualcosa la sta però già facendo il Corpo di polizia Locale di Rovereto, competente anche sugli Altipiani.

Come? Presidiando il territorio. Nello scorso week end gli agenti del comandante Emanuele Ruaro hanno intensificato i controlli sulla strada, con particolare riferimento al passaggio di motociclette. Nella sola giornata di sabato 29 aprile la presenza degli agenti a bordo strada ha fruttato sette sanzioni per eccesso di velocità e otto ritiri di carte di circolazione per motociclette che avevano montato scarichi non omologati. In pratica, la marmitta più performante ma non omologata è costata ai centauri una multa salata, da 430 fino a 1.7341 euro, il fermo del veicolo e l'obbligo di una revisione straordinaria alla motorizzazione.

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