Piné / Il progetto

Olimpiadi invernali 2026, ecco come sarà il nuovo stadio del ghiaccio

I dettagli sull'impianto coperto da realizzare a Miola saranno svelati lunedì prossimo in consiglio comunale a Baselga. La struttura ospiterà le gare di pattinaggio velocità in pista lunga (speed-skating) dei Giochi "Milano-Cortina"

IL CASO Sfumato il primo mega progetto milionario

BASELGA. Saranno svelati lunedì prossimo in consiglio comunale a Baselga i dettagli costruttivi ed i reali costi del “Ice Rink Oval”, il nuovo stadio del ghiaccio coperto di Miola, che ospiterà le gare di pattinaggio velocità in pista lunga (speed-skating) delle prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. 

E' infatti convocata per le 19 di lunedì prossimo presso la sala “Piné Mondiale” del centro congressi “Piné Mille” di via Battisti a Baselga la seduta del consiglio comunale chiamata ad approvare il progetto preliminare degli “interventi di adeguamento” dello stadio del ghiaccio: in altre parole della costruzione della struttura coperta che accoglierà la pista di 400 m., teatro delle sfide olimpiche della velocità su ghiaccio.

Un progetto preliminare affidato ad inizio settembre dalla giunta di Baselga, con la consulenza di Trentino Sviluppo Spa, ad un pool di progettisti composto dallo “Studio Zoppini Architetti” di Milano, che aveva già progetto l’Oval per le Olimpiadi di Torino 2006 e che ha ora seguito la progettazione architettonica delle struttura pinetana. La progettazione strutturale è stata invece eseguita dallo studio trentino “Archest” di via Francesco Ambrosi e la progettazione geologica dallo studio geologico “GeoAlp” di San Cristoforo di Pergine ed infine la progettazione degli impianti dai tecnici milanesi di “United Consulting”.

«Il nuovo Ice Rink Oval sarà una “struttura leggera”, con elementi in acciaio, pennelli in cemento ed ampie vetrate nel lato rivolto verso Costalta e potrà contenere sino a 5.900 spettatori – conferma il sindaco di Baselga Alessandro Santuari - se la nuova struttura occuperà un’area di 18 mila mq ed avrà un’altezza massima di 17 m, sarà collegata al palazzetto l’hockey e short-track con un funzionale tunnel, utilizzando al meglio spogliatori, servizi e sale già presenti in tale struttura. Verranno rifatti tutti gli impianti di refrigerazione (usando il gas glicole al posto dell’ammonica) e la stessa pista in cemento, mentre la struttura poggerà su un’ampia palificata vista la natura paludosa dei terreni».

La giunta comunale ha già approvato il “piano di caratterizzazione”, inviato ora all’Agenzia provinciale ambiente (Appa), e presto inizieranno le indagini geologiche e geotecniche per escludere la presenza nel terreno di elementi chimici dannosi o pericolosi (idrocarburi) e definire le caratteristiche di fondamenta e palificata. «Il quadro economico complessivo per la nuova struttura supera di poco i 50 milioni di euro, con 9 milioni dedicati all’allestimento per l’evento olimpico (impianti e tribune) – spiega il sindaco Santuari – il progetto preliminare ha già avuto l’avvallo degli organi tecnici del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026, ed una volta approvato tutte le fasi successive saranno seguite dal commissario straordinario Luigivalerio Sant’Andrea, che coordinerà modalità ed aspetti tecnico-amministrativi per procedere celermente verso il progetto esecutivo e l’affido dei lavori». Dibattito consigliare che chiarirà meglio tempi ed aspetti costruttivi dell’opera, oltre alle modalità gestionali della complessa struttura sportiva.

Con il voto consigliare inizierà ufficialmente l’iter realizzativo dell’impianto verso il traguardo olimpico del 2026.

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