Fauna / La storia

Il lupo della Vallarsa: imbalsamato a spese del Comune, è finito esposto in un bar «ma è una grande opportunità di divulgazione»

La minoranza attacca e chiede come mai dalla Biblioteca comunale sia finito al chiosco «Magna e Bevi» ai Poiani. Il sindaco contrattacca livido: «Grazie dalla pubblicità gratuita, comunque il chiosco è di proprietà comunale»

VALLARSA. E’ la polemica dell’estate, all’ombra del Fumante. Dove è finito il lupo imbalsamato del Comune?

La diatriba è iniziata con le serrate domande della minoranza consiliare di Vallarsa, in primo luogo il consigliere comunale Gianni Voltolini che afferma in un comunicato che da qualche tempo l’esemplare sarebbe esposto non più per i bambini della biblioteca comunale ma in un bar.

«Ho sempre pensato - spiega - che spendere denaro pubblico per imbalsamare un lupo per metterlo al Museo di Usi e costumi della Vallarsa non fosse una scelta opportuna. Scelta infelice per me anche esporlo nella biblioteca comunale, accanto all’area dedicata ai bambini. Ora pare che il lupo sia stato rimosso dalla biblioteca e che lo stesso sia “riapparso” in un bar. Ci sarebbe dallo sbellicarsi dalle risate se non fosse che si sono spesi 1.335 euro di soldi pubblici per imbalsamare l’animale per poi vederlo esposto in un bar. Al di là del gusto della scelta di esporre un animale imbalsamato in un bar, faticherei a vederne la logica che avrebbe dettato tale iniziativa da parte dell'amministrazione comunale» prosegue. Sulla vicenda anche Uniti per la Vallarsa commenta con sarcasmo: «Il lupo comunale, stanco di un anno di letture e sofferente per il caldo, pare sia andato a bersi una birra…»

Ma non è finita: dopo due giorni, ecco la tempestiva e lunghissima risposta del Comune. 

«Il Consiglio comunale è il luogo del confronto, del dialogo, del dibattito. È la sede della democrazia dove le idee si possono incontrare e le domande trovano riposte. Al contrario, le polemiche tramite social e giornali, rischiano di fornire verità parziali, prive del contesto e, per questo, fuorvianti». Queste le parole del sindaco di Vallarsa Luca Costa che, all’indomani delle critiche sollevate sulla stampa locale, fornisce chiarimenti sul caso del lupo imbalsamato e del chiosco al Laghetto dei Poiani».

«Partiamo dalla valorizzazione del Laghetto dei Poiani e del suo chiosco. Quando ci siamo insediati, chi oggi ci critica disse che mai avremmo ottenuto l’autorizzazione a intervenire da parte di Agsm Verona. Invece la abbiamo ottenuta. Abbiamo già anche la progettazione e le risorse finanziarie. Manca un’approvazione amministrativa, ma va detto che questa sta seguendo tempistiche normali per questo tipo di interventi. Tempi burocratici, dunque, e teniamo conto che con gli attuali incentivi alle ristrutturazioni, i tecnici pubblici e privati sono sotto pressione. Peraltro, in questo momento il nostro ufficio tecnico deve dare la precedenza a priorità come la scuola dell’infanzia ad Anghebeni, le fognature a Camposilvano, gli acquedotti. Ma torniamo ai Poiani: abbiamo stretto un accordo col Consorzio dei Comuni che seguirà le ultime approvazioni e la gara d’appalto. C’è poi chi fa foto dell’area, al momento un cantiere. Bene, se si tratta di un cantiere è normale che appaia come tale».

Sì, ma l’esemplare impagliato? «Anzitutto il locale è sì un servizio di ristorazione ma in un edificio di proprietà comunale, così come di proprietà pubblica resta il lupo imbalsamato. Il lupo – spiega il Comune –  fu investito in Vallarsa e la carcassa era in ottime condizioni: giustificava una spesa per valorizzarla e farne un’occasione di divulgazione scientifica e di discussione sulla fauna in generale e sui grandi carnivori in particolare. Altri enti ci chiesero di acquisire il lupo con questi fini – anche il museo di Luserna - ma abbiamo deciso di tenerlo qui sul nostro territorio. Speriamo che il lupo possa essere inserito nel progetto “bosco didattico”, per il quale il Comune attende l’esito di un bando nazionale sul contrasto alla povertà educativa. In attesa di tale esito, si è pensato di dargli visibilità sul territorio.

Per questo – afferma il sindaco –  il lupo è stato esposto prima in biblioteca e ora al Ristoro MB (Magna & Bevi), dove i molti avventori hanno occasione di conoscerne la storia e di approfondire, come era nell’obiettivo iniziale, il tema. Questa vicenda, come quella del chiosco, è stata oggetto di mie ampie spiegazioni in Consiglio comunale e, da sempre, invito tutti i consiglieri al confronto sincero e diretto, dando tutta la nostra disponibilità e ricordando che la porta del Comune è aperta per tutti. Dunque a chi preferisce gli attacchi mediatici dico che mi spiace che venga svilita quella sede, ma d’altro canto lo ringrazio, perché ha dato una grande e gratuita pubblicità, oltre che l’occasione di dare spiegazioni approfondite e pubbliche per entrambe le questioni».

comments powered by Disqus