Ala / Il caso

La beffa: Palazzo Scherer venduto per quasi 650 mila euro, l'acquirente è di Pergine

Battuta l'offerta dell'Unione commercio e turismo di Rovereto Vallagarina che voleva farci un polo attrattivo. Il sindaco: ora il Comune valuterà se esercitare il diritto di rpelazione

di Marco Galvagni

ALA. Occhi puntati su Palazzo Scherer. Qualche giorno fa l'immobile di via Nuova, messo all'asta più volte e fino a poco tempo fa senza alcuna offerta, è stato venduto per circa 650mila euro, in rialzo rispetto ai 500mila euro a base di gara ma inferiore al valore di mercato, che sfiorerebbe i 4 milioni per l'edificio del 1650, tre piani e un cortile da 850 metri quadri per 3.633 metri quadri di superficie totale.

Non si conosce ancora l'identità del compratore, si parla di un acquirente di Pergine.

Il Comune ha il diritto di prelazione e ora attenderà i risvolti annunciati prima dell'aggiudicazione dal sindaco Claudio Soini.Uno dei tre offerenti era l'Unione commercio e turismo Rovereto Vallagarina, con cui la giunta in agosto ha firmato un protocollo «per il rilancio del centro storico comunale», cioè per ridar vita, o come si dice oggi rigenerare, con azioni, operatori e attività un tessuto economico che negli anni s'è via via sfilacciato.

Nel programma, Palazzo Scherer potrebbe essere prezioso insieme alla collezione di palazzi pubblici, Azzolini, Anzelini, Pizzini, Malfatti e Taddei, che documentano i fasti del barocco e del periodo d'oro della città, architetture che meritano la visita all'ex centro della seta e dei velluti e sono teatro pulsante degli eventi locali.L'ambizione turistica di Ala d'altronde si giustifica anche con la storia.

Ciò che si prospetta, benché la candidata a Capitale della cultura sia stata esclusa dai 10 progetti (su 23) scelti dal Ministero della Cultura, è l'apertura di un polo museale dei pianoforti e dei tessuti nei palazzi Pizzini e Taddei.

Il sogno, questa volta concreto, si realizzerà nel 2024 in collaborazione con la Provincia e i partner, su tutti il Castello del Buonconsiglio, aderenti alla candidatura, che ha aiutato Ala a definire gestione, investimenti e obiettivi futuri.Tornando a Palazzo Scherer, bocche cucite sull'identità del compratore, ma le scadenze sono chiare. «La gara si è svolta lunedì scorso. C'erano tre offerte e l'offerta migliore è stata di un signore, mi dicono di Pergine Valsugana, con una cifra che s'aggira sui 640-650mila euro» ha spiegato giovedì il sindaco al consiglio comunale.

«Questo signore avrà tempo 60 giorni per fare il saldo. Dopo il saldo sarà fatto il decreto del tribunale. Dal momento del decreto scattano 60 giorni per l'eventuale prelazione a favore della Provincia o in subordine del Comune». Tutto insomma si deciderà in quattro mesi a seconda delle volontà del proprietario e giovedì è stata ribadita l'apertura a ogni collaborazione sulla destinazione.

«Il vincitore ancora non si è presentato per capire qual'è l'intenzione di utilizzo - afferma Soini - Siamo in attesa di un eventuale incontro per definire e decidere caso mai quali strade prendere per un palazzo che riteniamo vitale per la vita culturale del nostro centro storico».

Qualcosa in più Soini ha detto circa una possibile operazione pubblico-privato, rispondendo sul coworking alla consigliera Ilaria Zomer.

«Abbiamo parlato con la nostra Cassa Rurale Vallagarina per capire se possiamo replicare il progetto visitato assieme a Mezzana. C'è l'idea di fare qualcosa anche con la Federazione» ovvero Federcoop.

«Uno spazio potrebbe essere parte di palazzo Scherer. E non è detto che ciò succeda. La volontà di partire col coworking c'è ma in spazi che adesso non abbiamo. Magari il giorno che si svuoterà la scuola elementare (indicativamente tra due anni ndr) potremmo realizzarlo lì». Alternative? «Gli spazi della Kn Academy (sede universitaria annunciata nel 2017 ndr): aspettiamo ancora un anno se verrà realizzata, se no vedremo».

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