Ex agrarie di Mori, via le transenne

Chi segue gli spettacoli al teatro di Mori l’avrà notato, i residenti della zona sicuramente apprezzano: da qualche giorno l’area davanti al vecchio stabile di proprietà di Itea situato proprio di fronte al teatro moriano, nell’omonima via della borgata lagarina, è ritornata pulita e decorosa. Non la si vedeva così da parecchio tempo. Ormai ci si era abituati a vederla con le transenne addossate ai muri e, nel cortile interno, visibile dal cancello che oggi è mascherato da un telo verde, immondizia e resti di macerie. Un panorama desolante, a cui i moriani avevano dovuto, volenti e nolenti fare l’abitudine ormai da anni. Da quando cioè, nel luglio del 2014, il tetto dello stabile, abbandonato da parecchi anni ormai, prese fuoco. 
A muoversi, per veder eliminato quell’angolo dimenticato, erano stati i cittadini. Due anni più tardi nacque infatti, su iniziativa dei residenti della storica via moriana e con l’appoggio dei consiglieri, allora militanti del Patt, Bruno Bianchi e Paola Depretto, il Comitato Degrado e sicurezza in via Teatro che, con preoccupazione, guardava allo stabile pericolante e ai resti che andavano accumulandosi nei dintorni con tanto di proliferare di ratti. Subito il comitato si era fatto sentire con le istituzioni: la richiesta era anzitutto la messa in sicurezza dell’edificio che, compromesso anche dall’incendio, rappresentava secondo il Comitato un pericolo costante per la sicurezza pubblica. Lo stabile noto come le ex agrarie è anche stato uno dei punti di frizione fra il Patt moriano e la segreteria centrale. Un attrito giunto all’apice quando i rappresentati moriani proposero in consiglio comunale una mozione, nella quale proponevano una permuta con Itea per l’acquisizione dello stabile, considerato in posizione molto interessante visto che è di fronte al teatro e in una delle storiche vie del commercio locali. L’idea era di prendere due piccioni con una fava: da una parte liberare la borgata di una vecchia casa abbandonata, dall’altra, abbattendola secondo il progetto presentato, aggiungere uno spazio con dei parcheggi e un piccolo parco a servizio del teatro. «La mozione fu bocciata – ricorda Bruno Bianchi – ma soprattutto i vertici di Itea si rimangiarono quanto ci avevano detto in un incontro di pochi giorni prima e la cosa non si fece più. Da allora le ex agrarie sono rimaste in standby, fra macerie abbandonate, transenne che occupavano la via e sporcizia dappertutto». Itea ha proceduto alla messa in sicurezza dello stabile, togliendo il pericolo, ma il degrado è rimasto. A dicembre, quindi, una nuova mozione di Mori Dinamica chiedeva che, se i lavori erano terminati, come pareva, venissero spostate anche le transenne e ripulita la zona. La scorsa settimana si è arrivati al dunque e oggi Depretto e Bianchi sono soddisfatti. «Questo passo avanti – dichiara Paola Depretto - non toglie che noi consiglieri di Mori Dinamica andremo avanti a batterci per questa situazione e cercare di arrivare ad una soluzione che migliori quello che si trovano sotto gli occhi gli utenti del teatro di Mori e ne faciliti anche la fruizione. Uno stabile abbandonato qui è un vero spreco e speriamo che si possa riparlarne. Sicuramente ci adopereremo in questo senso».

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