110mila euro per sistemare la strada devastata dai vandali

di Nicola Guarnieri

La Strada degli Artiglieri, luogo della memoria, è ritenuta patrimonio della città ma da sempre è oggetto di attenzioni particolari da parte dei vandali. Un lustro fa, comunque, in previsione delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra il Comune ha aperto il portafoglio ed ha affidato una grande opera di restauro delle 105 lapidi che da Lizzana accompagnano l'arteria verso la baita alpina di Costa Violina.

Luoghi storici, appunto, di memoria collettiva ma spesso, in passato, dimenticati dalle istituzioni ma non, ahimè, dai balordi che tanto godono nel danneggiare i beni pubblici ed offendere proprio la memoria. E così, grazie alla ricorrenza della Prima guerra mondiale, nel 2011 è stato avviato l'iter per il restauro.

Sono state sistemate le centocinque lapidi, di uguale conformazione, allocate in parte su muretti di sassi e in parte sulle rocce naturali. Su tutte sono tornati a splendere i 228 nomi degli artiglieri medaglie d'oro risalenti fin dalle guerre di Indipendenza per poi passare alle due mondiali del Novecento. L'inizio effettivo di questo particolare percorso è alla cappella di Santa Barbara (dove ci sono 18 lapidi con otto nomi) mentre dopo il ponte partono i monumenti con i singoli nomi degli artiglieri.

La strada è lunga circa cinque chilometri ma da Costa Violina si può imboccare la mulattiera che porta alla grotta dove fu catturato Damiano Chiesa e che accoglie un pezzo di artiglieria. A fine novembre 2013 la Giotto Restauri di Cognola ha avviato finalmente i lavori (del costo preventivato dei 110 mila euro) ma è riuscita a completare solo l'80% dell'intervento. A rallentare le operazioni, infatti, ci hanno pensato, appunto, i vandali ma pure la ricollocazione di alcune lapidi in siti più stabili visto che il vecchio alloggio su roccia rischierebbe di farle scivolare a valle. Grazie all'ultima variante elaborata dall'attuale giunta, comunque, si completerà il restauro ricostruendo pure alcuni capitelli collassati e ripristinando l'originale cromatismo sui cippi eliminando il colore blu.

A breve, insomma, la Strada degli Artiglieri sarà restituita in tutto il suo simbolismo ai cittadini e soprattutto ai turisti. Confidando che i vandali la lascino in pace una volta per tutte. Da anni, d'altro canto, Ennio Barozzi, per trent'anni capogruppo degli alpini di Lizzanella, lamenta l'incuria e l'ignoranza di certe persone che se la prendono con i simboli della nostra storia: «I vandali hanno danneggiato più volte sia le lapidi che la baita ma come alpini non ci siamo mai dati per vinti, il nostro impegno e collaborazione non mancheranno mai».

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