Branco di cinghiali devasta Malga Palazzo

Preoccupazione per il numero sempre maggiore di questi animali anche nella zona di Besenello

Un branco di una dozzina di cinghiali avrebbe devastato parte della riserva naturale della Scanuppia, vicino a Malga Palazzo. A denunciare l'evento Roberto Cosi, responsabile territoriale per la formazione politica Progetto Trentino, per la zona di Trento Sud e Mattarello. «Ero andato su alla Malga Palazzo, e ho visto tutta questa devastazione», racconta l'uomo, che da quarant'anni ama passeggiare in montagna ed è un esperto fungaiolo.

«La zona - riprende - è riserva naturale della Provincia, e gli animali hanno fatto danni ingenti, distruggendo il pascolo e tutto il versante sinistro della strada che va a Malga Valli. Il cinghiale cerca la radice dell'erba cipollina e quando ne trova un po', diventa matto e si mette a scavare con il muso sollevando tutta la terra. Su a Malga Palazzo, gli animali, sicuramente dodici i tredici, hanno deturpato almeno trecento metri di pascolo».

Il problema non riguarda solo l'erba ma anche i luoghi di nidificazione del gallo cedrone. «Si sta attenti - continua Cosi - che le mucche non pestino i nidi, ma poi i cinghiali sono ancora più pericolosi». Secondo l'appassionato di montagna, i cinghiali si starebbero riproducendo in maniera molto sostenuta anche perché arrivano a decine dal Veneto lungo le creste delle montagne, e poi trovano un habitat ideale, senza nemici naturali. «Bisogna fare selezione - continua l'uomo - e limitarne la presenza. Il cinghiale esce dal suo nascondiglio alla mattina presto, e poi quando diventa buio, intorno alle 19. È allora che lo si può trovare. Sono animali che arrivano fino a 120 chili: se caricano, colpiscono con le zanne e possono fare molti danni».

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