Tia, per la tassa non dovuta le prime restituzioni

È stato consegnato l’assegno ai primi ventiquattro utenti che si erano rivolti alla Federconsumatori in Vallagarina per poter ottenere la restituzione della tassa pagata sulla Tia, la tariffa igiene ambientale.

Tassa pagata e, come accertato anche dal giudice di pace in questa causa, non dovuta. Ma ci sono anche altri cento utenti per i quali è stato intrapreso il ricorso davanti al giudice di pace di Rovereto e che dovranno attendere il loro turno, poiché le controversie davanti a tale autorità possono raggiungere un massimo di 5 mila euro. I termini tecnici della vertenza, comunque, saranno illustrati dal legale dell’associazione.

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«In questa sede - spiega Pasquale De Matthaeis di Federconsumatori - a noi interessa rendere noto che un principio fondamentale sia stato confermato anche dal giudice di pace di Rovereto, ovvero quel principio che sia la Corte Costituzionale, sia la Suprema Corte di Cassazione sin dal lontano 2009 hanno sostenuto: una tassa non può essere pagata due volte sullo stesso oggetto.

Da parte nostra abbiamo cercato di contattare la società Trenta per giungere ad un accordo conciliativo ossia per poter dare agli utenti quanto loro dovuto, scalandolo dalle bollette successive, ma la società erogatrice del servizio Tia non ha sentito ragioni e, dopo aver perduto la prima causa davanti al giudice di pace di Trento poi in tribunale, ora ha proposto addirittura ricorso alla Corte di Cassazione».

Federconsumatori spiega poi che per tutelare i consumatori sta valutando, assieme all’ufficio legale, l’opportunità di riaprire la vertenza Tia per quegli utenti che ancora richiedono l’intervento dell’associazione. «La valutazione - precisano in conclusione quelli di Federconsumatori - dovrà comunque prescindere dall’aspetto economico e dovrà basarsi principalmente sull’affermazione di un principio di diritto».

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