La top ten delle meraviglie della Vallagarina

Così come non si può tornare da Venezia senza essere passati da piazza San Marco, non si può visitare Rovereto senza essersi persi tra i corridoi del Mart, aver sentito i cento rintocchi di Maria Dolens, essere stati ospiti di Depero o aver espresso un desiderio dopo aver visto una stella cadente direttamente dall’osservatorio astronomico del Museo civico sul monte Zugna. Così come, chi trascorre qualche giorno nelle Valli del Leno, non può non scattare una foto al laghetto dei Poiani, visitare i tesori di Trambileno, mettere i piedi in ammollo nel Leno o tornare indietro nel tempo nell’antica Segheria veneziana. Tutte «cose da fare assolutamente», dieci per località. Elenchi stilati ad hoc per promuovere il territorio.
 
L’idea, importata dai grandi format turistici pensati per città più grandi, è dell’Apt della Vallagarina che, basandosi in parte su criteri soggettivi, in parte sugli interessi di chi visita la nostra provincia, ha stilato le «top ten», elenchi di dieci cose da fare a Rovereto, Brentonico, Valli del Leno, Vallagarina e Val di Gresta. Classifiche che a breve appariranno su riviste e portali web internazionali tra i più cliccati. «Si tratta di un metodo comunicativo efficace che arriva subito al turista. Nello scegliere una località rispetto ad un’altra ci siamo fatti influenzare anche da ciò che in questo periodo “tira di più” - spiega Bruno Sottoriva dell’Apt -. Ad esempio cinque anni fa nella classifica, forse, non avremmo inserito alcuni luoghi della Grande Guerra che quest’anno invece sono rilevanti dal punto di vista turistico».
 
Una sorta, dunque, di vetrina del Basso Trentino in pillole, da provare punto per punto. Una forma accattivante di promozione, specificatamente pensata per il web, per catturare il turista che, in cerca di una destinazione, naviga tra i portali internet. Dai luoghi della cultura a quelli della storia, dalle esperienze enogastronomiche alle attività sportive. C’è il meglio del meglio della Vallagarina, nelle cinque classifiche dell’Apt. Così, si va dalla visite a Castel Beseno, al castello a Sabbionara d’Avio e Castel Corno, alle degustazioni tra i vigneti di Enantio, Marzemino e Moscato giallo fino alle passeggiate nel biotopo del lago di Loppio.
 
Tra le opzioni sportive spicca come attività principe il trekking, sia «liscio», con le ciaspole o in stile Nordic Walking. Uno spazio specifico riservato agli amanti della mountain bike. E ancora: dalle escursioni nel parco del Monte Baldo, segnalato da Legambiente, alla scoperta delle trincee del Nagià Grom e dell’Asmara, fino alle camminate sulle orme dei dinosauri o alle scalate su Biaena, Stivo, Creino, Lancia-Colsanto, Piccole Dolomiti, ferrata di Montalbano e Pasubio. E, ovviamente, l’eremo di S.Colombano, fiore all’occhiello delle Valli del Leno.

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