Le oche insolenti di Mori

Il sindaco Stefano Barozzi: vanno catturate e allontanate

di Laura Galassi

Gli abitanti di via al Dazio da qualche mese a questa parte sono alle prese con un curioso problema di convivenza: nei paraggi delle case si è insediato un gruppo di oche selvatiche particolarmente aggressive. I residenti, esasperati dalla sporcizia prodotta dagli animali e dal loro atteggiamento poco amichevole, hanno avvertito la polizia locale.
 
La scorsa settimana, dopo una verifica in loco dei vigili, il sindaco Stefano Barozzi si così visto costretto ad emettere un’ordinanza di cattura e allontanamento, che sarà eseguita nei prossimi giorni dal personale della Stazione forestale di Mori.
 
Le prime segnalazioni sono arrivate al comando di via Terranera nei mesi scorsi. Le oche hanno deciso di fermarsi e nidificare sulla riva destra del fiume, dopo il ponte di Ravazzone. Al momento non è facile stabilire quanti siano gli uccelli: gli avvistamenti certi sono di due esemplari, ma non si esclude che ce ne siano altri. 
 
Può sorgere spontaneo chiedersi che problemi possano mai dare due oche. La risposta è scritta nero su bianco nell’ordinanza. I volatili passeggiano liberamente nei cortili e nei giardini, che non sono protetti da recinti, oltre che sulla strada di accesso al nucleo abitato, che attualmente viene utilizzata come percorso alternativo alla ciclabile, con evidenti rischi per il transito delle due ruote. Come se ciò non bastasse, gli abitanti di via al Dazio si trovano molto spesso a dover ripulire gli escrementi dei pennuti.
 
Infine, i vigili hanno riscontrato negli uccelli un comportamento aggressivo che può risultare pericoloso per bambini e anziani. Gli animali, molto probabilmente oche selvatiche, sono infatti abbastanza robusti per poter ferire una persona se si sentono minacciati. Per tutelare l’incolumità dei residenti di via del Dazio, quindi, la polizia locale ha allertato i forestali: il personale della stazione di Mori procederà quindi con la cattura degli esemplari, con tutte le accortezze necessarie per non danneggiarli, e poi li trasferirà in un luogo più idoneo, lontano dalle case.

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