Labrador sbranato da un gruppo di lupi

Lupi di nuovo all'assalto nei Lessini. Questa volta contro un cane di grossa taglia. Il fatto è stato reso noto ieri dal sito online del giornale «L'Arena» di Verona. Un branco di lupi a Bosco Chiesanuova avrebbe letteralmente sbranato un cane Labrador. Le immagini sono veramente raccapriccianti: praticamente del povero cane non è rimasta che la testa. Il resto del corpo è stato letteralmente spolpato dai lupi.


Dunque, come ricorda l'Arena, non sono aggredite sui Lessini soltanto pecore e mucche, animali che da sempre sono considerati prede predilette dei lupi. Questa volta i lupi della Lessinia hanno attaccato e sbranato un povero Labrador a Bosco Chiesanuova. A raccontarlo al giornale è stata la signora Lucia Scardoni, proprietaria di Tommy, il cane Labrador vittima dell'aggressione. La signora è preoccupata per la presenza dei lupi, perché ha paura che ora veramente i predatori passino all'attacco degli esseri umani. «So che la colpa non é degli animali stessi, ma volete che succeda una disgrazia prima di prendere provvedimenti?


I lupi censiti finora in Lessinia sono 11. Si tratta di undici esemplari che molti pensano che nella prossima primavera possano aumentare perché qualche femmina potrebbe dare alla luce altri cuccioli. I primi avvistamenti furono fatti un paio di anni fa. Si parlava di una coppia di animali, ossia di Slavc e Giulietta. Pare che abbiano fatto prima due cuccioli, poi un'altra cucciolata di sette esemplari.


Ovviamente per sfamarsi - e per sfamare i cuccioli - era necessario trovare carne fresca. Così, da una iniziale simpatia per un animale che sembrava destinato all'estinzione, si è passati alla paura a causa delle tante predazioni. Da alcuni calcosi sarebbero state oltre una sessantina in totale tra Trentino e Veneto e di queste almeno 52 nel veronese, al punto che il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, con una ordinanza invero un poco provocatoria, aveva autorizzato la caccia al lupo da parte dei suoi concittadini. Ordinanza ovviamente contestata dagli ambientalisti e dagli animalisti e che è stata annullata dal Tar del Veneto. Ordinanza che per converso ha spinto alcuni animalisti a creare anche una pagina Facebook, «io sto con i lupi» che finora hanno raccolto alcune migliaia di «mi piace».


Nel frattempo in Trentino, la Provincia anche grazie al Muse, continua il progetto Wolfalps per la tutela del lupo. Un progetto che piace molto al Wwf e in genere agli ambientalisti.

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