Trento

Gardolo, i ladri tentano di scassinare il negozio: «Qui non ne possiamo più»

Preso di mira dai malviventi il Salone Dettagli di Tullio Merler: «Avevo appena chiuso, quando mi hanno avvisato di due soggetti arrivati in auto che hanno forzato la porta con una leva». Due settimane prima i colpi tentati contro il ristorante Dopolavoro, il Caffè 72 e il tabacchino di via Soprasasso

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TRENTO - A colpire è l'orario, quasi più dell'ennesimo, vile tentativo di effrazione: stavolta a cadere vittima dei malviventi a Gardolo è stato il Salone Dettagli di Tullio Merler: «Venerdì ho finito di lavorare come sempre alle 19 e dopo qualche minuto sono uscito dal negozio. Alle 19.30, appena arrivato a casa, sono stato avvisato da un vicino del tentativo da parte di due soggetti arrivati in auto davanti al salone, di scassinare la porta forzando lo stipite con una leva». 

Il tutto, incredibilmente, in pieno giorno, in un posto a pochi passi dalla piazza e da una via trafficata, situazione che probabilmente ha fatto desistere in fretta i ladri, che alla fine non sono riusciti ad entrare. Piuttosto pesanti però i danni subiti da Merler: la struttura della porta (foto) è stata piegata. Servirà un intervento non da poco per rimetterla a posto.

Il tentativo di scasso segue i fatti del 5 maggio, quando alle 4.30 del mattino alcuni individui incappucciati avevano cercato di entrare al ristorante Dopolavoro, al Caffè 72 e al tabacchino di via Soprasasso. 

Atti la cui statistica sta aumentando e che stanno esasperando i titolari di ogni attività a Gardolo: «Non ne possiamo più, parlo a nome dei negozianti del paese, ci sentiamo regolarmente fra noi - attacca Merler - l'organico delle forze dell'ordine va potenziato, così come gli strumenti di controllo: non è possibile subire un'azione del genere in pieno giorno, in un posto come il mio pieno di persone e di traffico. Significa che questi soggetti non hanno più paura di nulla, è una situazione gravissima e pericolosa per tutti».

Merler ha contattato le forze dell'ordine appena avvisato, ma in quel momento nessuna pattuglia era disponibile. Dei testimoni avrebbero rilevato quantomeno una parte della targa dell'auto, ma fino a ieri non risultavano ancora individuati i responsabili. Gi. P.

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