Trasporti / Il caso

Bit Mobility porta via i suoi mezzi: «Ecco perché ritiriamo i monopattini da Trento»

Scarsi guadagni, ma soprattutto la modifica al Codice della Strada (del ministro Salvini) che imporrà l’obbligo del casco: «Ci obbliga a una ristrutturazione complessiva»

TRENTO. Normative sempre più stringenti che acuiscono l'incertezza e l'instabilità economica dell'intero settore, unite ad una situazione di bassa redditività. Sono queste le motivazioni che hanno spinto l’azienda BIT Mobility a comunicare ufficialmente al Comune di Trento la volontà di rinunciare alla concessione del servizio di micromobilità elettrica in sharing (monopattini elettrici). BIT Mobility, presente a Trento dal novembre del 2020, ha avviato le procedure per la rimozione graduale dei mezzi elettrici a partire dal 15 marzo. L'operazione di rimozione terminerà entro il 31 marzo.

La società spiega il perché: «La decisione assunta da BIT è connessa ad una situazione di scarsa redditività che, per quanto riguarda il territorio del Comune di Trento, non consente più la sostenibilità dell'attività imprenditoriale. In relazione al Comune di Trento, BIT Mobility ritiene che i guadagni insufficienti siano dovuti principalmente alla presenza di un numero eccessivo di operatori rapportato all’utilizzo del servizio.

A ciò si aggiunge un altro fattore, dovuto in questo caso al giro di vite a livello normativo legato al disegno di legge che ha introdotto delle modifiche rilevanti all'interno del codice della strada, in particolar modo il possibile obbligo (anche per i non minorenni) di indossare il casco alla guida dei monopattini elettrici.

Una misura (fortemente voluta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini) «ritenuta da BIT Mobility e da altre aziende del settore estremamente penalizzante dato che imporrà una riorganizzazione dei servizi non sostenibile a livello economico. Il riferimento è in particolar modo all'All_1 Doc. Commissione Camera votazione, pagg. 104-107 e All_2 Presentazione settore: modifiche che secondo BIT Mobility accentueranno severamente l’incertezza e l’instabilità economica per tutto il settore e a seguito di una riorganizzazione interna dovuta a necessità di ottimizzazione della flotta per questioni di sostenibilità economica».

«La decisione - spiegano dall’azienda - si accompagna ad un sentimento di amarezza e dispiacere per essere stati costretti, da cause indipendenti dalla nostra volontà, a lasciare una città come Trento, che tanto ci ha dato a livello di soddisfazioni professionali e che fin da subito ci ha accolti con grande calore e interesse. E’ stato per noi un privilegio poter operare in una realtà tanto prestigiosa, e fin dal momento dell’attivazione della convenzione ci siamo impegnati per offrire un servizio di altissima qualità che potesse rispondere alle esigenze del nostro pubblico. Quella con la città di Trento è stata senza dubbio un esperienza proficua, che ci ha dato molto di crescere a livello imprenditoriale: ecco perché dispiace che si sia giunti ad una conclusione che forse poteva essere in qualche modo evitata».

L’azienda desidera inoltre mettere in evidenza le ripercussioni legate ad una comunicazione “distorta” relativa ai monopattini elettrici e più in generale alla micromobilità elettrica in sharing. «Negli ultimi mesi- spiegano da BIT Mobility - abbiamo assistito, sia a livello locale che nazionale, alla pubblicazione di numerosi articoli che parlano di un crollo verticale nell’utilizzo dei mezzi elettrici, spesso dipinti come pericolosi e al centro di incidenti stradali in ambito urbano e di fenomeni di degrado. E’ una visione estremamente parziale e non suffragata dai dati. Le statistiche di BIT Mobility ci dicono infatti che i noleggi totali in Italia sono passati dai 17,8 milioni del 2021 ai 24,8 milioni del 2022 (+39%). La percorrenza totale è passata da 41 mln di km del 2021 a 61 mln di km del 2022 (+48%). I monopattini presenti sul territorio italiano nel 2021 sono 45,9 mila mentre nel 2022 sono 49,7 mila (+8,4%). Tra il 2022 e il 2023 non si registrano decessi per incidenti connessi all’utilizzo di monopattini in sharing. Gli incidenti ogni 100mila km sono 2,4 per gli scooter, 0,65 per le biciclette, 0,58 per il monopattino, secondo l’osservatorio sharing Mobility».

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