Truffe / Carabinieri

Due pensionati trentini vittime della truffa dello specchietto: denunciato un giovane

Il ragazzo chiedeva 200 euro per chiudere la vicenda subito anziché avvertire l'assicurazione. Ma entrambe le vittime, che sapevano dell'esistenza di questo tipo di truffa, non sono cadute in trappola, anzi hanno nominato i carabinieri e in tal modo fatto scappare lo sconosciuto

ALDENO. Viene chiamata "truffa dello specchietto", ma viene declinata in vari modi: c'è il malintenzionato, ad esempio, che tira un sassolino sulla carrozzeria dell'auto della vittima simulando uno scontro e mostrando la propria vettura rovinata (una vecchia ammaccatura, ovviamente). Il fine è però lo stesso, ossia farsi consegnare subito i soldi per riparare il danno, senza passare dall'assicurazione o dalle forze dell'ordine per rilevare il (finto) incidente.

I truffatori tornano periodicamente anche in Trentino, ma la buona notizia è che i cittadini sono sempre più informativi e pronti a reagire. Come è accaduto ad Aldeno a fine estate: in questo caso il malintenzionato è stato identificato e denunciato. A finire nel mirino del truffatore sono stati due pensionati, uno dei quali è ultraottantenne.

I due, protagonisti di episodi distinti, dopo aver sentito un botto sulla carrozzeria e rallentato d'istinto, si erano fermati a lato strada su invito di un automobilista, a loro sconosciuto, che li aveva affiancati e, con gesti espliciti, invitati ad accostare. Il soggetto sosteneva di essere stato urtato e di aver riportato danni alla carrozzeria. Chiedeva 200 euro per chiudere la vicenda subito anziché avvertire l'assicurazione. Ma entrambe le vittime, che sapevano dell'esistenza di questo tipo di truffa, non sono cadute in trappola, anzi hanno nominato i carabinieri e in tal modo fatto scappare lo sconosciuto.

Truffa sventata, dunque. I pensionati si sono poi rivolti ai carabinieri della stazione di Aldeno per denunciare l'accaduto. Grazie alla descrizione fornita dai testimoni e alle telecamere poste lungo le vie, i carabinieri sono riusciti a dare un nome al malintenzionato: si tratta di un giovane campano segnalato all'autorità giudiziaria per truffa.

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