Trento / L'onorificenza

L'Aquila di San Venceslao consegnata alle associazioni Aiutiamoli a Vivere e Rasom

Il sindaco Ianeselli: l'antico sigillo della città ai volontari che in questi tragici mesi di guerra si sono impegnati a raccogliere fondi, medicine e cibo da inviare in Ucraina

TRENTO. Consegnata questo pomeriggio, lunedì 26 giugno, con una cerimonia ufficiale nella sala di rappresentanza del Comune di palazzo Geremia, l’Aquila di San Venceslao 2023: l'antico sigillo della città di Trento va alle associazioni Aiutiamoli a Vivere e Rasom (sodalizio culturale degli ucraini in Trentino).

Il sigillo è stato consgenato dal sindaco Franco Ianeselli a Stefaniia Shmits per Rasom e a Anzhela Kotik per Aiutiamoli a vivere.

"Queste mie parole - ha detto Ianeselli rivolgendosi alle due rappresentanti - sono rivolte non solo a voi, ma a tutte le volontarie e a tutti i volontari che in questi lunghi mesi di guerra hanno contribuito all’attività delle associazioni Rasom e Aiutiamoli a vivere.

Il 24 febbraio dell’anno scorso, quando è iniziata la sciagurata invasione russa, abbiamo sfilato con voi nelle piazze di Trento che si sono riempite di disperazione e di angoscia per la sorte dell’Ucraina violata dai carri armati di Putin.

Un attimo dopo vi abbiamo visto ricacciare indietro le lacrime e mettervi al lavoro. Per raccogliere fondi, medicine, cibo da inviare in patria. Per accogliere profughi stremati dal viaggio e stravolti dalla preoccupazione. Vi abbiamo visto bussare a ogni porta, cercare e trovare supporto con la ferma determinazione di chi sa di fare qualcosa di necessario e indifferibile. In pochi si sono sottratti alle vostre richieste: ed è così che siete riuscite a reperire pullman che partivano pieni di aiuti e tornavano carichi di mamme e bambini. È così che avete riempito convogli di tir, finanziato rifugi e ospedali da campo, acquistato ambulanze.

Avete creato gruppi di lavoro, trovato magazzini, impacchettato, smistato. Avete organizzato soggiorni per gli orfani, sostenuto famiglie che hanno perso tutto. Avete sfidato la guerra distribuendo speranza, rispondendo alla distruzione dei bombardamenti con il vostro sforzo di riparare vite, edifici, comunità.

E oggi siete ancora qui, a cercare di far funzionare una macchina della solidarietà in cui molti hanno messo benzina non solo perché sentivano che era giusto e doveroso, ma anche perché sono stati ispirati dalla Vostra abnegazione, dal Vostro instancabile altruismo. La guerra in corso è un’enormità, una catastrofe da cui spesso distogliamo lo sguardo perché non si può guardare l’orrore troppo a lungo senza rimanere sconvolti.

Eppure voi volontarie e volontari di Aiutiamoli a vivere e Rasom l’orrore lo avete sfidato, cercando di controbilanciare l’atroce oscenità del conflitto – le devastazioni umane, ambientali, culturali, economiche - con la concretezza della fraternità.

Per questo abbiamo un’ammirazione sconfinata nei vostri confronti e consideriamo il vostro esempio una guida per la città che il prossimo anno diventerà Capitale italiana ed europea del volontariato".

[foto di Alessio Coser]

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