Trento / Istituzioni

«Le circoscrizioni boccheggiano, nove su dodici sono praticamente chiuse»

L'allarme di Gianna Frizzera, presidente a Gardolo: manca personale, sono stati tagliati i servizi, serpeggia forte il malumore sullo sfondo dell'attesa e discussa riforma. «Il tavolo di lavoro non può fare nulla senza risorse. Servono personale agli sportelli e un segretario per ogni circoscrizione»

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di Patrizia Todesco

TRENTO. Le circoscrizioni boccheggiano. Manca personale, sono stati tagliati servizi, e tra i presidenti serpeggia forte il malumore.

«9 su 12 sono praticamente chiuse. Ci troviamo a essere delle scatole vuote», dice Gianna Frizzera, presidente di Gardolo e vice del gruppo dei presidenti. Ed è proprio all'interno di questo gruppo, a capo del quale c'è Claudio Geat, che ultimamente serpeggia del malumore. Da una parte i presidenti Pd, dall'altra gli altri che vorrebbero accelerare sul fronte della riforma. Per questo hanno formato un gruppo che ha lavorato per elaborare dei progetti.

«L'obiettivo ora è ricompattare tutti - dice però Gianna Frizzera - e arrivare all'incontro con il sindaco che avremo a breve con un progetto condiviso da tutti i 12 presidenti».

«Ci sono stati problemi negli ultimi tempi - ammette Frizzera - . Come gruppo di lavoro abbiamo cercato di capire cosa si può fare, ma è chiaro che ci vogliono risorse per assumere nuove persone, perché è evidente che il punto critico è la mancanza di personale.

Non è bello chiudere nove circoscrizioni su 12, perchè sono importanti per la gente. É un servizio che il Comune ha sempre garantito, ed è un peccato che si vada a perdere, soprattutto per le persone anziane che ora si devono recare solo nei tre sportelli aperti».

Il fatto che le circoscrizioni rimangano delle scatole vuote non è un qualcosa che i presidenti possono accettare.

«Il tavolo di lavoro non può fare nulla senza risorse. Servono personale agli sportelli e un segretario per ogni circoscrizione. A breve ci troveremo con tutti i presidenti per un documento unificato da presentare al sindaco».

Sulla spaccatura che si è consumata Frizzera si dice ottimista: «É una cosa transitoria, non siamo bambini delle elementari. Cercheremo di trovare un'intesa per portare un documento unico perchè come presidenti dobbiamo metterci in gioco e trovare degli spunti per trovare soluzioni a questi problemi Dobbiamo tornare a quell'unità che abbiamo sempre avuto. Chiaro che ognuno ha la sua visione, ma certamente ne usciremo con un documento unitario».

Il fatto che nel resto d'Italia le circoscrizioni nelle città con meno di 250 mila abitanti siano state abolite viene visto negativamente.

«Io e tutti i colleghi presidenti siamo contrari a questa eventualità, perché vivendo la Circoscrizione capiamo quanto sia importante, che tipo di lavoro di filtro con il Comune si possa fare, quante problematiche si possano risolvere con più semplicità».

Ad avere il dente avvelenato con il presidente Geat è la presidente della circoscrizione di Ravina/Romagnano, Camilla Giuliani che spiega subito perché è uscita dalla chat del gruppo dei presidenti.

«Una chat ha un senso se è produttiva - dice - per le chiacchiere da bar faccio anche senza. Geat per quanto mi riguarda non mi ha mai rappresentato come presidente dei presidenti».Sulla riforma delle circoscrizione Giuliani spiega che il sindaco è perfettamente a conoscenza delle problematiche delle Circoscrizioni e ribadisce l'importanza che hanno queste come "sentinelle".

«Noi come gruppo di lavoro abbiamo già la nostra proposta di riforma: ci vuole personale. Ci sono tantissimi servizi che possiamo offrire per essere più vicini al cittadino e fare in modo che le persone non debbano sempre andare in città».

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