Italia / L’evento

Quello di Trento sarà un 25 aprile di incontri, concerti e «pasta antifascista»

Il primo appuntamento alle ore 12 al Parco delle Albere. Dalle ore 14 le diverse conferenze, con uno sguardo al Paese ma anche ai diritti negati nel mondo. Dalle ore 18 e fino alla chiusura dell’evento varie band si esibiranno sul palco principale

LA DENUNCIA Arci del Trentino: "imbrattati i manifesti del 25 aprile"
POLEMICA La Russa: "Nella Costituzione non c'è la parola antifascismo" 
VIA RASELLA Per La Russa l'azione partigiana "non fu un atto nobile"

di Paolo Fisichella

TRENTO. Pastasciuttata, conferenze e concerti per il 25 aprile organizzato da Arci del Trentino in collaborazione con Anpi, Cgil, Cisl, Fondazione Sinistra Italiana, Uisp, SanbaRadio e i circoli Arci.

La conferenza di presentazione dell'evento, organizzata venerdì mattina presso la sede dell'associazione, si è svolta poche ore dopo la polemica sulle dichiarazioni rilasciate a «Repubblica» del Presidente del Senato Ignazio la Russa, simbolo di un dibattito ancora acceso che, come affermato da Andrea La Malfa, presidente di Arci del Trentino, «non è corretto affrontare in questa maniera».

«Per noi il 25 aprile - ha ribadito la Malfa - è una data fondamentale che non si può non festeggiare. Rappresenta la radice della nostra Costituzione antifascista e della nostra democrazia. Al contrario di istituzioni statali e provinciali che vorrebbero ridurre il valore di questa ricorrenza, noi la celebreremo a maggior ragione con una giornata ricca di festa e iniziative».

L'evento, organizzato con il contributo della Regione Trentino Alto Adige, della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Trento, della Fondazione Caritro e della Circoscrizione Oltrefersina, inizierà alle ore 12 presso il Parco delle Albere con la "Pasta antifascista" in memoria dei fratelli Cervi che festeggiarono la caduta del regime preparando una pastasciuttata per il tutto il paese. A seguire dalle ore 14 le diverse conferenze, con uno sguardo all'Italia ma anche a tutti i 25 aprile ancora negati nel mondo.

In particolare dalle ore 14 e 30 si terrà "Abi(li)tare la memoria" con lo storico Francesco Filippi, il presidente di Arci Trentino La Malfa e il presidente di Deina Trentino Antonio Trombetta, in cui si rifletterà, in relazione ad eventi storici come la Shoah o la guerra nei Balcani, sul valore sociale e pedagogico dei progetti di cittadinanza attiva. Dalle ore 15.15, moderati da Udu, il giornalista Raffaele Crocco e l'ex allenatrice della nazionale di pallavolo iraniana Alessandra Campedelli, indagheranno le nuove dinamiche di resistenza e libertà in Iran con "Donne, vita, libertà".

Alle 16 e15 uno sguardo alla crisi climatica in "Per un'ecologia dell'impegno" con Sofia Pasotto, studentessa del Master Climate Change dell'Università di Copenaghen. Il ciclo di conferenze si chiuderà alle ore 17 e 15 con la performance "Poesia potente, chitarra tonante", un progetto musicale e poetico di resistenza con Davide Passoni e Sir & The Ivanhoe. A seguire dalle ore 18 fino alla chiusura dell'evento i concerti sul palco principale in cui si esibiranno diverse band tra cui Fan Chaabi, Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco e España Circo Este.

«Abbiamo avuto una risposta di più di cento persone tra staff e volontari - ha ricordato Alberto Maria Baggio, responsabile organizzativo dell'evento - Parliamo di professionisti ma anche di studenti o semplici persone che avevano voglia di mettersi in gioco. Questo è parte integrante del successo di questa iniziativa e della voglia di festeggiare questa giornata».

Sulla sua importanza sono intervenuti anche Mario Cossali, Presidente Anpi del Trentino e Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil, ricordando come è inutile nascondere il fatto che ci troviamo di fronte ad un venticinque aprile ancora combattuto, sia in Italia con alcune libertà ancora non garantite, come quelle della comunità LgbtQ+ (su cui da poco è arrivata la dura presa di posizione del Parlamento Europeo), sia in Europa e nel mondo con stati che mettono in prigione giudici e giornalisti e vorrebbero modificare le leggi fondamentali in senso sovranista.

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