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Sardagna e le sue castagne: nascerà la denominazione De.co

L’annuncio del sindaco Ianeselli, in sopralluogo con la presidente della Circoscrizione: oltre alla produzione, anche il ripristino dei vecchi sentieri e una parte didattica

TRENTO. Il castagneto di Sardagna, con i suoi alberi centenari, è un tesoro: ha sempre dato un sostegno alle famiglie del paese nei periodi di carestia, ed ora punta a diventare un De.co, distretto a denominazione comunale controllata.

Lo annuncia il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, in visita al sobborgo bondonero: «Una passeggiata nel castagneto di Sardagna è un’esperienza unica, che emoziona e fa riflettere. Ho avuto modo di sperimentarlo qualche giorno fa insieme a Giulia Degasperi, presidente della Circoscrizione di Sardagna: il bosco nel sobborgo di Trento è un luogo magico, poco conosciuto e per questo da valorizzare.

Lo faremo con delle iniziative specifiche - realizzate grazie alla collaborazione dell’ufficio Parchi e giardini del Comune, dell’Azienda Forestale Trento e Sopramonte, della Fondazione Mach e di Apt Trento Monte Bondone - che prevedono l’estensione della coltivazione del castagno, l’adozione della Denominazione Comunale di origine (De.Co.) per la tutela della peculiarità agro alimentare della castagna di Sardagna, la sistemazione della vecchia via di collegamento da Trento e in generale dei numerosi percorsi, anche didattici, della fascia pedemontana del Monte Bondone».

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