Urbanistica / Novità

Affare fatto: all’Italcementi il grande studentato universitario, l’annuncio di Andrea Merler (Patrimonio del Trentino)

Il vicepresidente annuncia l’accordo per la cessione del «lotto nord», primo passo per la zona Destra Adige, anche con funivia del Bondone: «andrò alla fiera immobiliare di San Pietroburgo a cercare investitori»

di Domenico Sartori

TRENTO. Affare (quasi) fatto. Si sblocca l'operazione nuovo studentato dell'Università di Trento a Piedicastello, sul lotto nord in zona ex Italcementi. Si sblocca con la decisione del consiglio di amministrazione di Patrimonio del Trentino spa, proprietaria dell'area ex Italcementi, di stipulare l'atto di cessione dell'immobile a favore dell'Ateneo, per un controvalore che può arrivare fino a 6,8 milioni di euro.

In città, sul fronte immobiliare che vede coinvolto l'ente pubblico (Patrimonio del Trentino è l'immobiliare della Provincia, ndr), qualcosa si muove. È maturato, dopo anni che sono diventati decenni (il primo protocollo, inattuato, è del 1998), l'accordo tra Comune e Provincia che permette la riqualificazione dell'area ex Atesina in zona Solteri, dà il la alla realizzazione del nuovo terminal della RoLa a Roncafort e pone le premesse per dare un futuro all'area San Vincenzo che non si limiti ai mega concerti modello Vasco Rossi.

A presidiare, con più ruoli, lo scenario immobiliar-urbanistico che si è rimesso in movimento è anche Andrea Merler, che in consiglio comunale è capogruppo di Trento Unita (è stato candidato sindaco nel 2020) e membro della commissione urbanistica, e che nello stesso tempo - scelto dalla giunta Fugatti - è vicepresidente proprio di Patrimonio del Trentino.

Avvocato Merler, si può dire che alla fine maturano anche le nespole, visto che solo ora Comune e Provincia arrivano ad un primo accordo di permuta su aree strategiche per la città. Come lo valuta?

«È una notizia molto positiva, che si aspettava da tempo e che può sbloccare partite importanti per la città. Solteri aspetta da tempo la riqualificazione dell'ex Atesina, tanto più ora che andrà incontro a disagi per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria».

A bilancio del Comune ci sono 2 milioni di euro: non bastano per realizzare un centro sociale e una piazza…

«Ce ne vorranno almeno 3,5. Ma non è un problema intervenire con il prossimo assestamento di bilancio, se si considerano gli avanzi degli ultimi anni: 29 milioni nel 2016, 35 nel 2017, 37 nel 2018, 27 nel 2019, 44 nel 2020. Realisticamente, avremo 10-15 milioni di avanzo "liberi", e 1,5 milioni per l'ex Atesina si potranno trovare».

Sull'area San Vincenzo, l'accordo con la Provincia prevede che quest'ultima ceda al Comune fino al 10% dell'area di 27 ettari. Un po' generico, non crede?

«Ma la genericità è un "difetto" dei protocolli d'intesa. Si definisce il percorso, poi va capito che cosa si vuole fare, quali funzioni inserire. È un procedere giusto, e 2,7 ettari sono tanta roba per il Comune».

A proposito di azioni concrete, Patrimonio del Trentino cosa sta combinando? Sulla destra Adige, nulla si muove.

«Se non si comunicano le cose, perché non abbiamo un ufficio stampa, non è perché non si fa nulla. Abbiamo in corso grossi investimenti a Riva del Garda, per il centro congressi e il centro fieristico. A Cavalese stiamo ragionando con Trentino Trasporti per realizzare un hub intermodale in vista delle Olimpiadi invernali 2026. A Molveno, stiamo valutando la realizzazione di un parcheggio di attestamento in zona Genzianella, per alcuni milioni di euro, da dare poi in locazione al Comune per mettere ordine alla sosta in paese...».

Sulla Destra Adige e l'ex Italcementi, però, nulla si muove. Anche il sindaco, di recente, ha chiamato in causa l'inazione di Patrimonio del Trentino…

«Ma non è vero! Proprio ieri (ieri l'altro, ndr), il consiglio di amministrazione di Patrimonio ha autorizzato la stipula dell'accordo con l'Università di Trento per la realizzazione del nuovo studentato».

Cosa vuol dire, in concreto?

«La Provincia ha fatto una perizia, stimando il valore del lotto, di 11.700 m2, pari a 6.842.000 euro. L'atto, la stipula di un preliminare entro il 15 febbraio, dà così titolo all'Ateneo di ottenere il contributo dal governo...».

Ma UniTn ha già ottenuto il finanziamento della metà dei costi dello studentato: 6 dei 12 milioni di euro previsti.

«Vero, ma per confermarlo deve avere un titolo sul lotto. All'Ateneo, probabilmente, servirà qualcosa meno della superficie, qualcosa tra i 10 mila e i 10.500 metri quadri. Quindi il prezzo finale di cessione potrebbe scendere a 5,5-6 milioni. Patrimonio dovrà poi monetizzare con l'Università le spese sostenute per il piano guida, il progetto preliminare e definitivo dello studentato, e le spese per le opere di urbanizzazione primaria previste».

È il primo atto concreto per la Destra Adige. Tutto il resto è fermo?

«No, perché dobbiamo a breve trovarci con il Comune e la Provincia per valutare eventuali modifiche al piano guida, per l'inserimento puntuale della stazione di partenza della funivia del Monte Bondone. Sull'area sono possibili investimenti per centinaia di milioni. E in primavera saremo alla fiera immobiliare di San Pietroburgo per cercare investitori per l'intera Destra Adige».

comments powered by Disqus