Persone / La storia

I maestri di ballo lasciano: dopo 44 anni chiude la scuola di Lidia e Tarcisio, «peccato non aver trovato qualcuno che andasse avanti»

Le serrande in via Sanseverino si sono infatti abbassate un'ultima volta. Tantissimi trentini hanno imparato il ballo liscio da loro, e ci sono persino coppie che si sono conosciute e poi sposate ai corsi: «Adesso ci godiamo quello a cui abbiamo sempre rinunciato»

di Nicola Maschio

TRENTO. L'annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno, lasciando sorpresi e dispiaciuti tutti coloro che, negli ultimi 44 anni, hanno frequentato la scuola di ballo di Lidia Martinelli e del marito Tarcisio.

Le serrande in via Sanseverino si sono infatti abbassate un'ultima volta, ma la colpa, spiegano marito e moglie, è da attribuirsi a diversi fattori: non solo al Covid, che negli ultimi due anni ha comunque impedito gran parte delle attività influenzando non poco il proseguo della scuola, ma anche l'avanzare dell'età e, soprattutto, l'impossibilità di lasciare la struttura in eredità a qualcuno.

«Non avendo figli, abbiamo sperato che qualche nipote decidesse di prenderla in gestione, ma così non è stato - ha spiegato Lidia. - Il lavoro, va detto, non mancava e non sarebbe mancato. I messaggi che ci sono arrivati quando abbiamo deciso di chiudere ci hanno riempiti di gioia, ci siamo commossi e tutto questo ha reso ancora più difficile prendere una simile decisione. Ma la vita va avanti ed ora potremo goderci tutto ciò a cui abbiamo rinunciato finore: un viaggio, una serena pensione, una gita in bicicletta».

Una storia iniziata già nel 1978, quando Lidia ha cominciato ad insegnare senza una posizione stabile, che è poi arrivata nei primi anni Ottanta a San Donà. Il passaggio nella storica sede di Trento è arrivato pochi anni più tardi, nel 1987, e da quel momento la scuola ha cominciato ad accogliere un numero sempre maggiore di ballerini.

L'idea iniziale era di insegnare il liscio alle coppie (i tipi di ballo poi sono divenuti molti di più, da quello latino americano alla zumba, dalla bachata ai balli di gruppo) molte delle quali poi sono diventate brave, tanto da prendere parte a competizioni nazionali. Gli anni d'oro della scuola hanno permesso a molti di raggiungere alti livelli in Italia, oltre a fare di Lidia e Tarcisio "i migliori in Trentino", come hanno voluto ribadire loro stessi.

«Molte delle coppie alle quali abbiamo insegnato il ballo vincevano prestigiosi premi - ha aggiunto Lidia. - Con Tarcisio, in quarant'anni di vita insieme, ci siamo sempre dedicati a queste persone con amore, come fossimo un'unica, grande famiglia. Il lavoro è sempre venuto dopo la passione e l'attaccamento a questo mondo; da quanto abbiamo visto, con i tanti messaggi di affetto ricevuti in questi giorni, siamo riusciti ad entrare nel cuore dei nostri ballerini e delle loro famiglie, cosa che ovviamente ci riempie di gioia».

Accanto alla commozione per la chiusura, anche alcuni ricordi particolari, aneddoti che nella loro lunga carriera Lidia e Tarcisio rivivono con divertimento: «Abbiamo fatto conoscere molte coppie che poi, nel tempo, si sono sposate. Sono cresciute insieme a noi, prima da fidanzati, poi da sposi e infine da genitori e nonni, con i loro figli e nipoti che sono venuti anch'essi alla nostra scuola. Ora però è sempre più difficile trovare bambini che abbiano voglia di dedicarsi al ballo: sono pieni di impegni, fanno tantissimi sport diversi, la pazienza è poca così come il tempo. Inoltre, ai maestri di tutto il Trentino vogliamo consigliare di restare sempre aggiornati, di continuare ad evolversi per restare al passo con i tempi, proprio come abbiamo fatto noi in tutti questi anni. Deve esserci sempre passione, chi fa questo lavoro non lo dimentichi mai».

Lidia e Tarcisio sono popolarissimi a Trento anche per un altro motivo: per decenni hanno gestito il bar “bacuchel” davanti alla stazione ferroviaria.

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