Società / La mobilitazione

Flash mob contro la violenza sulle donne: a Trento anche il ballo degli anziani sulla note di "Break the chain"

Al centro diurno Quadrifoglio di Gardolo la danza da seduti per persone dai 75 ai 94 anni, al ritmo dell'inno internazionale "Spezza la catena", che esprime l'impegno per fermare violenze e femminicidi. Gli operatori: «É tutto nato da loro erano proprio stanchi di sentire brutte notizie di femminicidi sui giornali, e volevano fare qualcosa»

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di Barbara Goio

TRENTO. La volontà di fermare la violenza sulle donne non conosce età: ecco che ieri pomeriggio, dopo un mese e mezzo di prove, gli ospiti del centro diurno Quadrifoglio di Gardolo erano al lavoro per un flash mob sulle note di "Break the chain", l'inno internazionale adottato in tutto il mondo per esprimere impegno e solidarietà verso chi è vittima di violenza di genere.

Si tratta di una compagine consolidata: ad esibirsi a passo di danza ci sono infatti 29 "giovanotti" e "giovanotte" che vanno dai 75 ai 94 anni, accomunati dal desiderio di farsi sentire.

«É tutto nato da loro - spiega Elena Coletti educatrice e animatrice del Centro - erano proprio stanchi di sentire brutte notizie di femminicidi sui giornali, e volevano fare qualcosa».

Ecco così che gli anziani del Centro, gestito dalla Cooperativa Kaleidoscopio, hanno iniziato gli "allenamenti", con l'idea di creare una coreografia che gli anziani e gli operatori, in tutto una quarantina di persone, balleranno da seduti sulla musica della canzone "Break the chain", "Spezza la catena".

Prima del flash mob, che è stato tradotto per gli anziani in "coreografia ballata", è stato deciso di leggere le parole del testo della canzone, tradotte anch'esse in italiano.

«Si tratta di un testo molto significativo, perfettamente in tema con il messaggio che gli anziani vogliono dare: basta con la violenza, è ora di spezzare la catena di odio, di dolore, di abusi che le donne si trovano ancora a subire» aggiunge Coletti.

Le prove sono andate avanti per parecchie settimane, approfittando delle ore previste di ginnastica dolce, con la ripetizione dei movimenti prima senza e poi con la musica scelta, e con tanta volontà di portare a termine l'evento.

Ogni partecipante ha al polso un nastro di colore rosso che in molti Paesi del mondo e anche in Italia, è diventato il simbolo della Giornata.

«Per questa occasione - riprende Coletti - abbiamo chiesto la collaborazione della Scuola Primaria "Sant'Anna" di Gardolo che ci mette a disposizione la palestra, luogo dove si svolge l'iniziativa. Abbiamo chiesto anche alla classe 3 B, con cui abbiamo già collaborato, di prepararci un cartellone che abbellirà il video della coreografia».

Purtroppo, causa covid, l'attività non era aperta al pubblico, ma il video dell'evento sarà visibile sul profilo instagram del Centro diurno Quadrifoglio.

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