Mattarello / La protesta

"Stop alle demolizioni con successive edificazionie abnormi"

Il consiglio di circoscrizione ha approvato all'unanimità un documento che denuncia la situazione creatasi in seguito alle nuove norme provinciali che consentono ai costruttori volumetrie aumentate. Si evidenziano i disagi e il peggioramento della qualità della vita provocati da nuovi edifici con cinque piani fuori terra e si chiede la sospensione delle pratiche in corso

di Marco Bridi

MATTARELLO. Il Consiglio di circoscrizione ha approvato all'unanimità il documento avente ad oggetto «Problematiche correlate a nuove edificazioni a Mattarello».

I consiglieri, che reputano necessario «Sospendere temporaneamente e rivedere le pratiche non ancora istruite al fine di poter intervenire immediatamente sulla legge che incentiva le premialità al fine di adeguarla alla necessità di avere una pianificazione ordinata e rispettosa del contesto urbano preesistente su cui va ad inserirsi», interrogano la Giunta comunale «se intende attivarsi urgentemente per questa problematica molto sentita dai cittadini; se si è già attivata con la Provincia in questa direzione; se prevede già delle tempistiche d'intervento; se si è già attivata con un piano finanziario economico per sopperire a tutte le conseguenze/disagi che subirà la nostra comunità».

In discussione sono gli effetti che in un ambiente già edificato producono le premialità volumetriche concesse dalle norme provinciali (recentemente modificate), sfruttate da imprese di costruzioni che in ragione dei consistenti benefici fiscali fruibili comperano sul mercato, demoliscono e riedificano in deroga alle previsioni del Piano regolatore.

Argomento già sollevato dal senatore Giacomo Santini in una lettera indirizzata al sindaco Franco Ianeselli di cui ci siamo già occupati.

La censura verte non tanto sulla legittimità delle operazioni quanto sulla ricaduta che tali concessioni hanno sulla mobilità e sui parcheggi e, in generale, sulla vivibilità complessiva: «Un conto è recuperare, altro è esasperare», è stato detto.

Negli ultimi due anni anche a Mattarello «sono avvenuti episodi di edificazione abnorme», sostengono i consiglieri, «ovvero sono state costruite nuove palazzine residenziali che hanno volumi sproporzionati rispetto al contesto in cui sorgono al posto di edifici di dimensioni più moderate ed integrati nel loro contesto edilizio.

Sono volumetrie con cinque piani fuori terra che superano ampiamente le altezze massime di zona, i 12,5 metri dei quattro piani».

Altro punto dolente: «Le costruzioni sono realizzate a distanze minime dai confini con diminuzione delle aree permeabili verdi e delle aree comuni senza prevedere spazi di parcheggio nei lotti con l'inevitabile conseguenza, per chi non acquista i garage interrati o per eventuali ospiti o per le seconde auto, di saturare i pochi parcheggi pubblici già sovraccarichi».

Tale stato di cose, se ha di fatto agevolato l'attività edilizia, manda in sofferenza sulle stesse zone interessate e, a cascata, sull'intero «sistema paese» la mobilità (ovvero, «aumento del traffico su strade di dimensioni non adeguate, assenza di un numero proporzionale di parcheggi, diminuzione della sicurezza soprattutto nelle mobilita alternative») e i servizi «con necessità di progettarne e finanziarne l'adeguamento per l'aumento del numero delle famiglie».

Il documento, presentato dal presidente della Commissione di lavoro «Territorio», Fabrizio Dalprà, nel quale si chiedeva esplicitamente alla Giunta di sospendere tutte le pratiche di concessione in corso, nel corso del dibattito è stato emendato e, alla fine, ha trovato il voto favorevole anche di Mario Bianco della Lega critico sulla posizione iniziale.

Da segnalare l'intervento di un cittadino che ha richiamato l'attenzione dei consiglieri sui danni prodotti dalla tecnologia dei micropali di fondazione adottata per la realizzazione di una costruzione confinante con la propria abitazione.

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